di Domenico Massano.

Quel tremendo equivoco del vecchio motto illusorio si vis pacem para bellum, che gli uomini ciechi continuano a ripetere, senza accorgersi da cento tragiche esperienze che per voler la pace non c’è altra via che quella di prepararla […] e che chi prepara la guerra, anche a fini che crede difensivi, non fa altro, senza accorgersene, che volere la guerra”, con queste parole in un intervento parlamentare che precedeva un’importante votazione sulla presunta necessità di entrare in un’alleanza militare per l’Italia, il padre costituente Piero Calamandrei nel 1949 stigmatizzava un pensiero ed una prospettiva socio-politica (evidenziandone anche le potenziali ricadute negative sull’attuazione della Costituzione) che con la sua pretestuosa ed ingannevole logica non avrebbe fatto altro che preparare e alimentare guerre...

A cura di Europe for Peace.

Caro presidente Zelensky, rispondiamo alla sua lettera che abbiamo potuto leggere in ritardo, poiché ci siamo rifiutati di seguire in diretta l’ultima serata del festival.
Abbiamo boicottato questa serata perché pur amando anche noi la musica, amiamo di più la pace. Quella pace che lei, caro presidente, nella sua lettera non ha nominato neanche una volta. Quella stessa pace che né lei e né i governi europei si sono mai sforzati in nessun modo di cercare. La bistrattata pace che i pacifisti del suo paese stanno chiedendo a gran voce, ricevendo in cambio dal suo governo umiliazione, prigione e morte...

L’invasione russa in Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022. Il prossimo 24 febbraio entreremo nel secondo anno di guerra senza che ci sia ancora un serio impegno internazionale per fermarla. In occasione di questo tragico anniversario e di fronte a un continuo allargamento della guerra, con impatti sempre più devastanti sulla popolazione e un pericolo di escalation anche nucleare, sentiamo il dovere di mobilitarci per una nuova manifestazione per la pace, in solidarietà con le vittime innocenti di questa e di tutte le altre tragiche guerre che continuano a devastare la famiglia umana e il pianeta...

di Marinella Correggia.

Il terremoto più violento della storia recente, dodici anni di guerra, sanzioni occidentali rafforzate, ipocrisia di tanti governi. Un mortale quadrilatero unico al mondo che si può riassumere in una parola: Siria.
Il sisma violentissimo del 6 febbraio ha portato migliaia di morti, feriti, amputati, oltre a masse di nuovi senzatetto e poveri assoluti nella nazione siriana, come in quella turca. Ma la Siria era già martirizzata, devastata, impoverita  da dodici anni di inferno bellico alimentato per procura dai paesi occidentali, da alcune monarchie del Golfo e dal turco Erdogan (le cui truppe tuttora occupano regioni siriane cruciali)...

A cura di Europe for Peace.

L’annuncio della presenza del presidente Zelensky al Festival di Sanremo 2023 rappresenta uno dei momenti più bassi e tristi della storia del servizio di informazione pubblica nel nostro Paese.
Strumentalizzare la manifestazione canora italiana più famosa al mondo per promuovere la corsa agli armamenti e fare proseliti per la crescente escalation del conflitto in corso in Ucraina è una scelta assolutamente irresponsabile...

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