Imagedi Francesco Erbani (da: La Repubblica del 10 Gennaio 2011).

Il cambio di destinazione valorizzerebbe i terreni, ma a loro non interessa. "Questa è la nostra vita da sempre, far morire i campi non è vera ricchezza".

Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Da Morgano a Valdobbiadene, da Godega di Sant'Urbano a Conegliano e quindi nel capoluogo, a Treviso. Altri, si dice, verranno. Sono contadini, proprietari di terreni che i Comuni vogliono rendere edificabili per farci villette e capannoni industriali. Ma loro si oppongono e insistono perché restino agricoli. Ci perdono tanto: il cambio di destinazione può valere dalle cinque alle dieci volte il prezzo di partenza ...

ImageI Lettori di AltritAsti ricorderanno le polemiche che scaturirono, lo scorso anno, dall’emanazione della nuova legge forestale della Regione Piemonte voluta dall’uscente amministrazione Bresso. Purtroppo non c’è mai limite al peggio e, proprio in questi giorni, la nuova amministrazione di centro-destra comunica a tutti noi che il futuro dei boschi lo deciderà un tavolo a cui saranno invitati solo gli operatori del comparto: agricoltori e Boscaioli. E che vengano lasciati lavorare in pace: smettiamo di importunarli …

Imagedi Alessandro Valfrè.

La strada di Viatosto, quella che dalla rotonda in prossimità dell’istituto “Marello” sale, scavalcando l’autostrada Torino-Piacenza, verso l’omonimo paese: un pugno di chilometri che si snoda nel verde (ma ancora fino a quando ?) della campagna nelle immediate vicinanze della città, una campagna che, in verità, ormai ha quasi del tutto smesso di essere veramente tale, per trasformarsi progressivamente, forse inesorabilmente, in una elegante zona residenziale; e tuttavia questa strada resta un “polmone verde” per molti cittadini che la percorrono per svago, per attività sportiva all’aria aperta, per “andare a respirare un po’ di aria buona”: famigliole intente al “passeggino” domenicale, podisti, persone di tutte le età ...

ImageGiuseppe Ratti ha scritto questa acuta riflessione, che ci piace proporre ai lettori di AltritAsti. Nel frattempo, anche “La Stampa” l’ha pubblicata e immediatamente è arrivata la “piccata” risposta dell’Assessore all’Urbanistica di Asti, Fabrizio Imerito. Ne approfittiamo per pubblicare anch’essa …

Qualche anno fa l'edilizia era fiorente: si costruiva, vendeva, i prezzi salivano. C'era «fieno» per tutti, anche per il Comune, che infatti poté realizzare roba significativa. Si costruiva molto perché mancavano case, non per la popolazione reale, ma per quella teorica, che è molto più grande. Case reali per abitanti teorici (per sapere di queste due popolazioni, rivolgersi al Comune).

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