di Valentina Cerigo.
Che fretta c'era ? L’altra notte si è consumata una strage di anfibi nelle strade dell'Astigiano. Come ho potuto personalmente constatare, la notte scorsa, caratterizzata da una serie di circostanze favorevoli all'uscita dalle loro tane, centinaia di rane, rospi, raganelle ed altri anfibi, hanno attraversato le nostre strade, andando incontro ad una falcidia ...
Si pensi che in un tratto di circa 300 metri da casa mia (Vallebaciglio) ho documentato fotograficamente ben 14 anfibi morti: immaginiamo cosa non debba essere stata la strage su tutte le strade del Nord Italia! So benissimo che gli anfibi non ricevono molte attenzioni e ben pochi «umani» sono interessati alla loro sorte (per lo più biologi ed animalisti), ma la triste realtà è che loro occupano un posto assai più importante di quanto non si creda per l'equilibrio della nostra esistenza su questo pianeta. Per poche notti all'anno (in queste settimane per l'appunto, in cui gli anfibi escono dalle tane per accoppiarsi), vale la pena rientrare a casa 5 minuti dopo, ma rallentare la velocità delle nostre macchine e salvare migliaia di esseri così indifesi, ma così importanti - anche - per la nostra vita. Come diceva già Einstein le umili rane, con le api, sono parte fondamentale della catena della vita.