Lettera aperta del sodalizio "Spiriti Liberi" all'Assessore al Commercio di Bra, Massimo Borrelli.
Ad Asti si fa sempre più operativa l'iniziativa di marketing promossa dalle organizzazioni del commercio e dell'artigianato locali per ridare smalto al centro cittadino e salutata con interesse dal Movimento Stop al Consumo di Territorio, che ritiene questa proposta un serio "contraltare" alla manifesta volontà del Comune di autorizzare molti nuovi centri commerciali nella periferia. Intanto anche a Bra ...
Gent.mo Assessore al Commercio della Città di Bra, rag. Massimo Borrelli,
Vi sono dei periodi delle nostre brevi storie in cui bisogna essere più realisti della Re(altà).
Ti scriviamo queste brevi note in quanto abbiamo a cuore il futuro della tua carriera politica: hai ereditato un centro commerciale naturale, quello del centro urbano di Bra, che però non c’è più, che è stato devastato dalla non visione e lungimiranza del passato amministrativo. Ovverosia il passato amministrativo ha autorizzato diversi centri commerciali dentro dei capannoni. A questa logica vediamo che anche il geniale Farinetti di Eataly non sfugge: a Monticello d’ Alba ha creato un eccellente punto di vendita all’interno di uno scatolone di cemento.
Caso mai pensassi: “questi han bevuto…!!!!” …ti ricordiamo che siamo estimatori della buona acqua del Sindaco. Quindi siamo assai lucidi, ma molto preoccupati per l’incarico che hai accettato.
Pur essendo contrari all'uso smodato dell'alcool riteniamo, invece, che gli “aperitivi in consolle” (che da alcuni anni allietano e provocano disturbi alla quiete di noi residenti del centro di Bra) siano una buona idea anche al fine di far conoscere e rivitalizzare il Centro Commerciale Naturale di Bra, che non c’è più. Sarà certamente opportuno migliorarne alcuni aspetti ed in tal senso ci riferiamo alla necessità d'installare servizi igienici compensativi, esterni ai locali e migliorare l'impatto dei suoni e rumori per non disturbare il sonno dei cittadini. Per la sicurezza e l’igiene ci pare che la tua gestione, di tale evento, sia stata positiva. E' invece indispensabile vietare in tutta l'area coinvolta l'uso delle auto in modo più determinato così che le migliaia di giovani respirino meglio.
Comunque caro Massimo siamo un pò preoccupati per il tentativo che stai facendo nel tentare di rivitalizzare il Centro Commerciale Naturale di Bra, che non c’è più. La tua ci sembra un'azione difficile e se vi riuscirai te ne saremo grati. Ti suggeriamo quindi di bere molta, molta acqua del Sindaco in modo d'avere le idee assai chiare sia nell'analisi che nella progettazione.
Siamo convinti che all'attento cittadino appaia come attorno al centro di Bra, negli anni, si siano sviluppati decine di capannoni per dispensare generi alimentari e/o di prima necessità: i cosiddetti supermercati.
Da Sanfrè a Roreto ed a Cinzano passando per Bra ve ne sono più di venti. Quindi, caro Massimo, è evidente che i generi alimentari e/o di prima necessità vengono quasi totalmente venduti fuori dal Centro di Bra.
Saprai che i cittadini, le persone frequentano ogni giorno i luoghi dove s'acquistano i generi indispensabili al vivere, ma questi, nel nostro territorio, sono quasi tutti distribuiti fuori dal centro di Bra.
Ti rammentiamo che basterebbe togliere le farmacie e le poche panetterie e macellerie dal centro di Bra e per questa nostra area urbana sarebbe la fine. Quindi, caro Massimo, sostieni anche le farmacie del centro di Bra con un'azione d'immagine e soprattutto fai in modo che non si spostino altrove. Per il pane e la carne di Bra già il grande Barbero, dell'Ascom, vi ha provveduto con azioni mirate negli anni scorsi.
Caro Massimo, comunque non riusciamo a comprendere come mai si sia potuto lasciare trasferire fuori dal centro di Bra quasi tutta la distribuzione dei generi alimentari e/o di prima necessità, eccetto il pane e la carne. Mah!
Tra l'altro abbiamo notato che anche con te quale Assessore al Commercio, è stato aperto un nuovo supermercato.
Pare che nel centro di Bra resistano i negozi di qualità e soprattutto si moltiplicano quelli di abbigliamento. Una cornice, un braccialetto ed un vestito non si ha bisogno di comprarli tutti i giorni mentre gli alimentari o i generi di prima necessità servono tutti i santi giorni.
Per attirare le persone nel nostro centro diviene allora indispensabile creare iniziative come gli aperitivi in consolle. Iniziative specifiche di qualità: l’esatto contrario di ciò che richiederebbe un centro commerciale naturale che per sua indole attirerebbe e senza sforzo alcuno tutti i cittadini e le cittadine ed anco i forestieri.
Il Centro commerciale Naturale è un'area che contemplerebbe per sua natura specifica, e quindi globale, anche la distribuzione-commercializzazione dei generi alimentari e/o di prima necessità.
Certamente il nostro Sindaco donna ti avrà scelto per tale incarico sapendo che tu sei una persona di grande responsabilità in Slow Food.
Quindi tutti noi ci attendiamo da te la possibilità di ricostruire il Centro commerciale naturale di Bra ovvero ricreare un'area commerciale globale, naturale.
Stante questa situazione non naturale (non globale) del nostro centro commerciale naturale, secondo noi, sarebbe utile creare nel nostro centro urbano una specie di Eataly diffusa e permanente.
Per capirci: a breve raggio sarà opportuno realizzare azioni commerciali specifiche (monadiche) di qualità e contemporaneamente lavorare, con l’azione politica e normativa, al fine di ricostruire il Centro Commerciale naturale di Bra. In tal senso, seguendo un modello simile ad un’Eataly diffusa, sarebbe forse opportuno pianificare che in alcune vie o zone si concentri l'insediamento di negozi di qualità di uno specifico settore, ecc…
Avendo le amministrazioni comunali, dei decenni precedenti, distrutto l'impostazione globale del centro commerciale naturale di Bra non ti rimane, caro Massimo, che puntare, per ora, sulle iniziative specifiche di settore: giornate per i bar (aperitivi in consolle), giornate per l'abbigliamento maschile, femminile, infantile .. giornate per le gastronomie; giornate per le oreficerie, per le agenzie immobiliari, giornate per la farmaceutica, per i negozi di video, per le librerie, per le pizzerie, per le pasticcerie… si tratta di realizzare eventi monodici-specifici, esattamente proprio come il grande Barbero dell’Ascom ha realizzato per la carne-salsiccia ed il pane di Bra ... forse sarebbe utile pensare anche giornate per le banche che paiono essere più numerose dei negozi di generi alimentari nel nostro centro urbano.
Ciò che ti proponiamo potrebbe essere un modo per non lavarsene le mani e come Assessore al Commercio volere, nonostante il passato che hai ereditato, il bene della nostra città e del suo centro urbano. Dovresti in un raggio almeno decennale ri-programmare un vero centro commerciale naturale braidese, come esponente slow food non puoi sottrarti.
Buon lavoro Massimo e alla prossima in cui proveremo ad ipotizzare una sinergia strategica tra supermercati e centro commerciale naturale, che non c’è più, ma che sarebbe logico, naturale, globale ricostruire e l’artigianato locale.
Francesco Bonamico, Pio Giverso e Gianni Rinaudo del sodalizio Spiriti Liberi di Bra