Verbania (9°) guida la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica piemontese, seguita da Biella (13°), Asti (18°), Torino (23°). Per la prima volta anche Aosta partecipa all’indagine di Legambiente. Buone pratiche: le scuole piemontesi in cima alla classifica per i pasti bio e la raccolta differenziata.
Sono otto i candidati per il premio Ambientalista dell’anno e le votazioni restano aperte fino al 15 novembre per questo premio promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia. Sono cittadini che si organizzano per sperimentare nuovi modelli di convivenza, imprenditrici che innovano nel segno della green economy, persone che mantengono il punto per senso della dignità di fronte a un’offesa verso il bene comune. E poi rappresentanti della pubblica amministrazione ispirati dal valore della solidarietà, della qualità ambientale e dall’amore per la natura, esponenti del mondo agricolo che “seminano” il futuro mantenendo il legame con la tradizione, studiosi che testimoniano allo stesso tempo rigore scientifico e capacità di mobilitarsi. È un bel gruppo, non c’è che dire, quello degli otto finalisti del premio “Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno 2014” promosso da Legambiente e dal mensile La Nuova Ecologia.
Si intitola "LA LUNGA MARCIA DEI SENZA TERRA, dal Brasile al mondo" l'ultima fatica letteraria che l'astigiana Marinella Correggia ha condiviso con Claudia Fanti e Serena Romagnoli, con la prefazione di Frei Betto (Emi Editore, 22 ottobre 2014, 224 pagine, prezzo 17 euro, 15.30 online).
"È una lotta instancabile, appassionata e indomita il segno distintivo del Movimento dei Senza Terra del Brasile, la cui storia trentennale è ricostruita, per la prima volta in Italia, da Claudia Fanti, Serena Romagnoli e Marinella Correggia, nel libro, uscito in questi giorni, La lunga marcia dei senza terra. Dal Brasile al mondo, edito dalla Emi (pp. 224, euro 17, prefazione di Frei Betto). Divenuto il più grande, rappresentativo e autorevole (e anche il più odiato dall’élite) movimento popolare del Brasile, se non dell’intera America Latina, e uno dei più noti e apprezzati in Italia e nel mondo, il Mst viene raccontato in questo libro dalle sue origini nel 1984 ad oggi, attraverso una storia fatta di occupazioni di terre e di edifici pubblici, di mobilitazioni e di marce, di un’eroica capacità di resistere alla repressione, ai massacri, alle campagne di diffamazione.
«Con il land grabbing le multinazionali si sono accaparrate nel mondo 86 milioni di ettari negli ultimi 6 anni, 5 volte la superficie dell'Italia». Così esordisce Eric Holt-Giménez, direttore di Food First, tra i relatori della conferenza al Salone del Gusto e Terra Madre che ha affrontato appunto questo fenomeno. Nel mondo le vittime di land grabbing sono molto diverse tra loro, tutte potenziali alleate. Per lottare contro l’accaparramento: «Bisogna creare dei forti movimenti sociali e cercare di cambiare le leggi. Questa l’unica soluzione».
Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia e Sblocca Italia: IL PAESE REALE NON CI STA, VIA L’ART. 38 DELLO SBLOCCA ITALIA. “COSI’ SI SVENDE IL PAESE AI SIGNORI DEL PETROLIO”.
Il Decreto Sblocca Italia, seppur corretto su aspetti secondari alla Camera, dà carta bianca agli appetiti dei petrolieri, di un’Italia trasformata in colonia per le trivelle. Ma Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia - dopo il voto di fiducia del 23 ottobre a Montecitorio e in attesa del voto finale del 30 - rilanciano la loro iniziativa apprestandosi a chiedere al Senato l’abrogazione dell’art. 38 del decreto 133/2014, appellandosi alle Regioni perché lo impugnino davanti alla Corte Costituzionale e amplificando la mobilitazione esistente sul territorio, che si oppone alla forzatura dirigistica per le valutazioni ambientali e per il rilascio di concessione uniche per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico.