
di Dario Rei.
Il 21 novembre abbiamo ricordato, con l’impianto di un albero davanti la sede universitaria, Giuseppe Ratti: un amico che ci ha insegnato come conoscenza scientifica e tecnologie vanno impiegate nel rispetto delle persone e della vita, e che in ciò solo consiste il reale progresso umano. Ratti è stato un «chierico che non tradisce» (per dirla con Julien Benda), poiché a un certo momento, rinunciando a posizioni e vantaggi acquisiti, ha compiuto scelte di cui tessiamo gli elogi, in ragione delle cause per cui esse si sono adoperate ...