di Ascanio Celestini.

Un ragazzo coi capelli biondi chiarissimi, gli occhiali e una pronuncia che ricorda la periferia sud di Roma mi dice che l’appuntamento all’ispettorato del lavoro è per domattina. «E chi andrà a parlare con gli ispettori?», chiedo. E lui: «Tutti». Cioè «Tutti quelli che domattina riusciranno a liberarsi da altri impegni e venire».
È il 2005 e per la prima volta mi è chiaro un concetto. Si può fare politica senza delegare qualcuno e senza prendersi la delega di qualcun altro. Senza schede elettorali, primarie ai gazebo o votazioni online...

di Simona Piera Franzino e Domenico Massano*.

In questi giorni, in cui cadrà il decennale dalla Legge Italiana 3 marzo 2009 n. 18, di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (che pare ancora molto lontana dalla sua concreta attuazione), abbiamo pensato di proporre una nostra versione della Convenzione tradotta in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), un piccolo e sicuramente migliorabile lavoro, con il quale abbiamo voluto riportare l’attenzione sia sull’importanza di garantire a ogni persona la piena informazione sui propri diritti, sia sulla necessità di favorire e permettere scambi e opportunità comunicative aperti a tutti, per proseguire il cammino verso la piena accessibilità delle informazioni e la partecipazione delle persone con disabilità, e per costruire, tutti insieme, una società realmente inclusiva...

di Francesco Gesualdi.

L’autonomia, quando la vogliono i ricchi, si scrive sovranismo e si pronuncia egoismo. Ed è quello che sta succedendo in Italia non più nella forma plateale della Lega della prim’ora quando vinceva le elezioni al grido di “Roma ladrona”, ma in forma molto più velata giocata in punta di norma. Ma alla fine il risultato sarò quello reclamato da tempo da parte delle regioni più ricche: trattenere per sé tutta la ricchezza prodotta senza doverla spartire con quelle più povere...

A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

C’è un’Italia in movimento, che aspetta il treno. Il trasporto ferroviario è un po’ lo specchio del Paese e delle sue contraddizioni, con segnali di straordinaria innovazione e regioni dove, invece, il degrado del servizio costringe centinaia di migliaia di persone a rinunciare a prendere il treno per spostarsi. A raccontare quanto succede sulle ferrovie italiane è il rapporto Pendolaria di Legambiente, che dal 2008 analizza ogni anno la situazione del trasporto ferroviario in Italia, con numeri e storie e il duplice obiettivo di illustrare i risultati di politiche e investimenti e di dare forza alla costruzione di un paese più sostenibile...

di Laboratorio 53*.

Mai ci saremmo aspettati di leggere apprezzamenti sul Cara di Castelnuovo di Porto come esempio di “integrazione”. Nel corso di questi dieci anni ne abbiamo osservato le trasformazioni, i cambi di gestione, le contraddizioni e la disumanità attraverso i racconti di chi ci passava quotidianamente le giornate, inesorabilmente una uguale all’altra, per mesi se non anni.
Un casermone isolato, a trenta chilometri da Roma e a sette chilometri dal centro abitato più vicino, tra recinzioni e campagna, appena sotto l’autostrada. Una mattonella di undicimila metri quadrati e 177 stanze può essere un modello di accoglienza?...

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