di Alessandra Algostino.

Il disegno di legge 1660 approvato alla Camera punta a negare il conflitto. Hanno deciso di sopprimere qualsiasi dissenso, che sia per le devastazioni ambientali e climatiche, che sia portato avanti da chi è schiacciato dalla povertà o da chi protegge la libertà di movimento. Si illudono di poter eliminare il conflitto, ciò che da sempre apre crepe nella storia scritta dall’alto. E la cui gestione resta anche la più importante antitesi alla guerra...

A cura della Rete dei Numeri Pari.
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Con 162 voti a favore, 91 contrari e tre astenuti, il ddl 1660 più conosciuto come Decreto Sicurezza è stato approvato alla Camera dei Deputati. Ora passerà al Senato. Al suo interno molte delle misure su cui il Governo Meloni ha deciso di delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata "terrorismo della parola"; carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni; fino a 15 anni per resistenza attiva; fino a 4 anni per resistenza passiva; carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno; si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l'uso del cellulare, vincolando l'acquisto della SIM al possesso del permesso; facoltà per forze dell'ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio...

di Giovanni Caprio.

L’abbandono scolastico è in calo ed è passato dal 12,7% del 2011, all’11,5% del 2022, per fermarsi  al 10,5% nel 2023. Tuttavia, come ha di recente osservato Openpolis, tale diminuzione non deve affatto suscitare particolari entusiasmi, soprattutto perché l’Italia resta in Europa il quinto paese su 27 stati con la maggiore incidenza, perché si registrano ancora ampi divari territoriali, con la Sardegna e la Sicilia ove, per esempio, l’incidenza supera il 17% e perché permane un forte gap di genere: a fronte di una media di circa un giovane su 10 che abbandona, il rapporto sale di quasi 3 punti percentuali tra i maschi...

E' possibile sottoscrivere qui fino al 30 settembre questo referendum grazie al quale verranno ridotti da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.
Questa semplice modifica rappresenterebbe una conquista decisiva per la vita di molti cittadini di origine straniera (secondo le stime si tratterebbe di circa 2.500.000 persone) che, in questo Paese, non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita...

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