di Alessandro Mortarino.
Quante volte negli ultimi anni avete sentito pronunciare la frase con cui intitoliamo queste riflessioni? Pronunciata non soltanto da chi crede nella necessità di tutelare l'ambiente (la nostra casa comune) ma anche - e soprattutto - da esponenti politici nazionali, da sindaci, da amministratori locali. Tutti concordi: i nostri suoli vanno salvaguardati, ce lo impone la crisi climatica, la perdita di quel "capitale naturale" che è il terreno fertile (necessario per la pancia), il bisogno di paesaggio (indispensabile per l'anima e la mente).
Eppure a Calamandrana (Asti), ultimo caso di una serie che - ahinoi - segnerà altre vittime, una legge regionale consente ad un privato l'abbattimento di due porzioni di cascine nel fondovalle e il trasferimento di cubatura sui crinali di collina nel pieno dell'area Patrimonio dell'Umanità Unesco, dove si ergeranno 3 nuovi edifici residenziali panoramici con - inevitabile - piscina. E il consumo di suolo? Non c'è. Lo dicono anche il Vice Presidente della Regione Piemonte (centro-destra) e il sindaco di Calamandrana (centro-sinistra)...
Leggi tutto: Modi di dire: non possiamo più permetterci di consumare suolo