di Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

L'annunciato dispiegamento di soldati italiani alla diga di Mosul è una follia. Receda il governo da questa insensata e illegale, stoltissima e scelleratissima decisione.
Il governo non precipiti l'Italia nell'abisso della guerra e del terrore ...



di Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani.

L'abbattimento di un aereo russo da parte della Turchia e' un ulteriore passo verso l'abisso.
Occorre fermare subito la guerra.
Solo la cessazione della guerra e un accordo tra tutti i governi legittimi può dare inizio all'urgente operazione di polizia internazionale contro il terrorismo, che deve essere guidata dall'Onu col consenso e il sostegno del mondo intero ...



di Michele Boato, per Lista Civica italiana.

Parigi è stato certo un attacco bellico, ma è soprattutto una trappola, una provocazione che vuole trascinarci nella logica della guerra e della violenza. Non dobbiamo caderci, nemmeno quando questa logica di guerra sembra legittimata da motivi di "difesa", e si propone con la divisa di uno esercito legale, di uno stato democratico e con la forza di un qualche "diritto" di violenza internazionale legalizzata ...



di Marinella Correggia.

Un modello di riferimento inarrivabile, per un’azione diretta durante una conferenza stampa? Munthazar al Zaidi, il giornalista iracheno che a Baghdad lanciò le sue scarpe a George W. Bush urlando «in nome delle vedove, degli orfani e del milione di uccisi in Iraq». Finì in carcere, e torturato, per quasi un anno: vilipendio di capo di Stato estero. Ma qui, all’aeroporto militare di Trapani, sotto il tendone della conferenza stampa che presenta le esercitazioni Trident Juncture dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico detta anche Nato o Alleanza atlantica, quali conseguenze avrebbe avuto il lancio di una scarpa – senza mirare bene, per carità – contro l’ignaro vicesegretario generale della Nato Alexander Vershbow? Chissà ...

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