Francesca Romana Recchia Luciani*.

«È tornato a casa con i suoi quadri, il ragazzo di allora e il pittore di poi, quelle tante vite che ha vissuto; è tornato e forse anche il paese, tanti anni dopo, ha capito che sì, era veramente successo qualcosa, in quei giorni di luglio di quando la guerra era finita solo da una dozzina d’anni, e che quegli stranieri che ogni anno a luglio arrivano, e c’è chi canta e chi beve, in onore di Debord e degli altri, in piazza San Sebastiano, non sono solo dei tipi strani».


a cura de IlCambiamento*.

Lavorare 4 giorni a settimana per ridurre la disoccupazione. Una sorta di "solidarietà espansiva" con l'obiettivo di lavorare meno e lavorare tutti. Questo il tema della proposta di legge su cui sta lavorando il giurista Piergiovanni Alleva, consigliere della Regione Emilia Romagna, che propone di accorciare la settimana lavorativa per azzerare la disoccupazione, creando in questo modo "un posto di lavoro in più ogni quattro occupati" ...



di Stefano Borgna.

Alla Casa di Reclusione di Quarto si è tenuto, lo scorso anno, un corso professionalizzante per "Addetto al Giardinaggio e Ortofrutticoltura" iniziato a marzo e conclusosi con l'esame finale a settembre. All'interno della struttura sono presenti aree verdi con terreni coltivati ad orto e frutteto. Essendo io uno dei collaboratori del corso (di cui è responsabile l'ente formativo Casa di Carità Arti e Mestieri) ed anche uno dei componenti del Gasti (Gruppo di acquisto solidale di Asti) ho avuto la possibilità di organizzare un acquisto collettivo in estate, in piena produzione di pomodori e melanzane ...



di Matteo De Salvia.

Questo titolo di giornale “Cassazione: legittimo il licenziamento se l'azienda vuole aumentare i profitti” mi ha richiamato a ripensare allo sconvolgimento che si prospetta nel mondo del lavoro, nonostante il dettato costituzionale che sancisce la valenza sociale del lavoro. Una vera e propria catastrofe: il lavoro, come l’abbiamo conosciuto e praticato per secoli, tende a sparire. Proprio così ...


di Sebastiano Sampò.

A 24 anni dalla messa fuori legge dell’amianto (legge 257 del 1992) si contano ancora 1.400 morti l'anno per mesotelioma pleurico, dove l’amianto è responsabile al 99,7 % (a cui se ne aggiungono altri per carcinoma polmonare e altre patologie dove l’amianto e corresponsabile con altri fattori). Per alcune tipologie il mesotelioma pleurico ha una prognosi infausta e i trattamenti attualmente utilizzati nella pratica clinica non hanno ancora portato alla cura definitiva di questa patologia ... 

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