di Alessandro Mortarino.
Da diversi anni Asti e il Monferrato, nonostante la contiguità e la somiglianza territoriale, "patiscono" i successi di Alba e delle Langhe che, nella realtà, non sono però il frutto di occasionali accadimenti fortuiti ma il risultato di visioni, di creatività, investimenti, capacità aggregativa, spirito di valorizzazione e molto altro ancora. Comprensibile, quindi, la sorta d'invidia che andrebbe però accompagnata da una profonda riflessione per comprendere i motivi di differenze così evidenti a livello tanto economico quanto sociale, per provvedere a colmare divari che continuano ad ampliarsi. Negli ultimi giorni un nuovo esempio si è materializzato per evidenziare le asimmetrie prospettiche degli uni e degli altri e merita qualche riflessione. Lo scorso anno la città di Asti aveva deciso di concorrere alla nomina di "Capitale italiana della cultura 2025", riuscendo ad essere scelta tra le 10 candidate finali in lizza (con esito poi negativo). Ora Alba, Bra, Langhe e Roero hanno deciso di proporre la loro candidatura per il 2026. Alba, Bra, Langhe e Roero. Non solo Alba o Bra...
Leggi tutto: Ancora una lezione di Alba e Langhe all'astigiano