Nell’antica Roma e fra gli Etruschi viveva un gruppo di sacerdoti a cui era attribuito il compito di interpretare la volontà degli dèi osservando il volo, il canto, il comportamento degli uccelli: il loro nome era "àuguri".
Oggi osservare il volo degli uccelli per trarne auspici non è più compito di nessuno e l’augurio è diventato un semplice desiderio, la speranza di prossimi eventi positivi che si esprime in occasioni particolari.
Altritasti non vuole smarcarsi dalla concretezza della modernità e, dunque, non vogliamo volgere il nostro sguardo al volo di qualche (sempre più) sparuto stormo per dirvi: AUGURI! Auguri per che cosa? Auguri di buon dialogo. Per Natale, per il prossimo anno...
Leggi tutto: E' Natale. E' ora di essere tutte e tutti più bboni...