ImageEra stato lo slogan di tutta la campagna elettorale del centrodestra e, oggi, con puntualità metodica, è il punto fermo del nuovo governo: decidere, decidere, decidere ...
Non passa giorno che i media nazionali non annuncino più o meno eclatanti innovazioni pensate per meglio guidare la nave verso lidi di crescitasviluppobenessere. Il problema è che tra Decreti, Disegni di Legge, dispositivi inseriti qua e là (e divenuti già un modello di comportamento istituzionale anche per gli organismi amministrativi locali), i grandi media riescono a malapena a sunteggiarci i punti più salienti: le pattumiere a cielo aperto divenute aree strategiche militari, la registrazione delle impronte digitali di tutti i bimbi di etnie “insidiose”, la cancellazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche nelle inchieste della magistratura, l'assunzione di nuove regole d'ingaggio per i nostri militali in Libano od Afghanistan, il ritorno al nucleare, la contrattazione aziendale per i nuovi impegni del mondo del lavoro, le Tav concertate tra oligarchie, i ponti sospesi tra il poco e il nulla, le necessità “ad personam” ... Col rischio che altri “dettagli” possano sfuggire o mascherarsi. Ad esempio ...

ImageOtto anni fa, a Lisbona, il Consiglio Europeo elaborò la famosa strategia 2000/2010: un piano d’azione continentale che nell’arco di questo decennio avrebbe dovuto far diventare l’Europa il territorio più competitivo al mondo - a livello di mercati internazionali - pur mantenendo, accanto a questo pilastro, gli obiettivi della piena occupazione, del mantenimento dello stato sociale e dell’innovazione del modello produttivo in direzione della sostenibilità ambientale.
Potevano coesistere, nell’epoca della crisi strutturale del modello economico neoliberista, la competitività con la difesa del modello sociale europeo ? Evidentemente no. Ma quelli erano gli anni dell’illusione clintoniana, della "terza via" mondiale, dell’Europa quasi totalmente governata da coalizioni di centro-sinistra; e l’idea di poter governare la globalizzazione neoliberista - temperandone gli effetti più distruttivi, senza metterne in discussione le cause - rappresentava la scommessa ...

di Daniela Grassi.
ImageSpesso, come cittadina abituata e “costretta” da ciò che accade ad occuparsene, mi sono trovata a documentarmi e discutere di tematiche ambientali.
E spesso mi sono resa conto di come, nonostante l’aumentata sensibilità verso questi argomenti, per troppi continuino ad essere avvertiti come distanti rispetto ad altri, avvertiti come più urgenti e reali. Tranne che non ci si ritrovi poi a vivere in prima persona situazioni drammatiche che alzano improvvisamente, e molte volte tardivamente, il livello di attenzione su ciò che fino a ieri avevamo trascurato.

ImageC'erano molte persone alla biblioteca del Centro Culturale San Secondo, lo scorso Venerdì 20 Giugno, per il primo incontro promosso da alcuni cittadini astigiani orientato alla possibile costituzione di un “patto di mutuo soccorso” sui temi più urgenti a livello sociale, ambientale, comunitario.
Ci verrebbe da dire che la sala era gremita, ma preferiamo – pudicamente – tenere la sensazione custodita tra noi presenti: forse è solo l'effetto di quelle sedie poste tutto attorno alle pareti, segnale di una presenza fisica incisiva ma non invasiva che ben si è accompagnata alla “naturale” sequenza di un dialogo che ha dato la parola a tutti: per spiegare il motivo della presenza, il bisogno latente, la volontà di colmare distanze. Donne e uomini, giovani e meno giovani, soggetti attivi in associazioni/comitati e persone comuni. Accomunate da un'evidenza netta ...

di Giulio Cesare Bertolucci.
ImageIn Italia, dopo decenni di governo democristiano e dopo i secoli precedenti di Controriforma, Risorgimento, presa di Roma, fascismo etc. etc. non possiamo onestamente dire se i politici ispirati al cattolicesimo e gli uomini delle alte gerarchie cattoliche, sia laici che sacerdoti, avessero fede o no in Dio.

Possiamo però affermare, senza alcun timore, che avevano una Fede Incrollabile nella Chiesa Cattolica. Tutto, del resto, secondo copione: la Controriforma studiata dai Gesuiti voleva esattamente questo ...

Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino