di Jérôme Emanuel Roos, scrittore e filmmaker.
Nel mondo occidentale, almeno, il Natale è un periodo profondamente schizofrenico dell’anno. Da un lato le festività fanno emergere alcuni degli aspetti migliori di ciò che significa essere umani: ci si riunisce per condividere cibo e doni in uno spirito comunitario che temporaneamente rompe con l’alienazione della vita di ogni giorno. Ma, al tempo stesso, le festività gettano luce su alcuni degli elementi peggiori del consumismo e sulle false apparenze che hanno finito per pervadere il tessuto sociale: file infinite di essere umani ridotti a zombie che si muovono meccanicamente in centri commerciali decorati pretenziosamente alla ricerca del più recente aggeggio o biglietto d’auguri inutile, confermando ancora una volta che il solo modo di esprimere valore nella società tardo capitalista è mediante l’accumulo di merci inutili, pur mentre ci sono persone che di notte dormono per strada all’addiaccio ...