Cuneo vieta il 5G (per ora) in nome del principio di precauzione

Fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza della tecnologia 5G, la città di Cuneo ne vieta l'estensione sul proprio territorio comunale. Questa è in sintesi la decisione assunta dal capoluogo cuneese con un ordine del giorno approvato in consiglio comunale all'unanimità ...

La moratoria, ispirata al principio di precauzione, porta la firma dell'esponente dell’opposizione Beppe Lauria, e sostenuta anche da altri esponenti, tra cui Ugo Sturlese. Proprio grazie alla mediazione dello stesso Sturlese, che ha emendato la proposta cancellando i riferimenti alla necessità di “un’ordinanza contingibile e urgente”, il testo approvato chiede che il sindaco si attivi in favore di “soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless” nonché di promuovere il monitoraggio dei possibili effetti nocivi del 5G sulla popolazione coinvolgendo l’Asl e l’Arpa.

Date le versione contrastanti riguardo all'effetto del 5G sulla salute (leggi qui), e dopo le raccomandazioni dell'European Consumers ("Associazione delle Associazioni" in difesa dei consumatori) inviate a quasi tutti i comuni italiani (leggi qui), a Cuneo vince la cautela.

Non mancano però le critiche: come riporta CuneoDice, dai banchi della maggioranza si è pronunciato il consigliere delegato alle infrastrutture tecnologiche Silvano Enrici il quale si è soffermato sugli aspetti tecnici, invitando a non demonizzare a priori il 5G e a riflettere sul fatto che si tratti di una tecnologia dalle potenzialità straordinarie, con una velocità di ben 45 volte superiore a quella delle reti mobili.

Ma tecnologia e salute devono procedere - sempre - di pari passo...

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