Lo scorso venerdì 21 ottobre la Campagna Clean Cities e decine di associazioni in diverse città di tutta Europa sono scese in piazza per chiedere più strade scolastiche, ovvero strade chiuse al traffico davanti alle scuole allo scopo di creare spazi più sicuri e aria più pulita e incoraggiare bambini e genitori a raggiungere quotidianamente la scuola a piedi, in bici o col bus.
In parallelo è stata anche avviata una petizione per chiedere “Basta aria inquinata intorno alle scuole”...

A cura di Giacomo Massimelli (Comitato strade Ferrate Nizza Monferrato) e Fulvio Bellora (Co.M.I.S.).

Venerdì 21 ottobre è apparso un foglio, appeso ad un palo nella stazione di Nizza Monferrato, che riportava la “Comunicazione alla clientela n. 158/22” di un gestore del servizio autobus: il predetto foglio annunciava “lo spostamento della fermata Nizza F.S. in Piazza Dal Pozzo” a partire da lunedì 24 ottobre.
Immediato lo stupore degli utenti del servizio di trasporto pubblico e più in generale di tutti i cittadini che hanno avuto modo di leggere questa “Comunicazione”, forse degna di una delle migliori scene di un film di Fantozzi...

A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

Allerta smog nelle 13 città italiane al centro della campagna Clean Cities: da gennaio a inizio ottobre 2022 codice rosso per Torino, Milano, Padova. Giallo per Parma, Bergamo, Roma e Bologna. Nessuna città rispetta i valori suggeriti dall’OMS.
L’appello di Legambiente al prossimo nuovo Governo: “Seguire i piani del Mims per decarbonizzare i trasporti. Per città più sostenibili e pulite si potenzino i servizi e mezzi green alternativi alle auto private e si implementino trasporti e zone a basse emissioni”...

A cura di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

“Il futuro Governo e le Regioni mettano la qualità dell’aria tra le priorità”. Le proposte dell’associazione ambientalista alle istituzioni: piano di riduzione delle emissioni agricole, disincentivo all’uso del mezzo privato, miglioramento del trasporto pubblico locale, riduzione dei limiti di velocità in autostrada e riconversione impianti di riscaldamento...

di Alessandro Mortarino.

Da tanti (troppi) anni discutiamo di consumo di suolo dividendoci tra chi lo considera un'emergenza   assoluta su cui occorrono normative rigorose e chi lo ritiene un problema rinviabile. Eppure basterebbe leggere gli annuali Rapporti dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per capire che il suolo è un elemento vitale e che nel nostro Paese ne abbiamo già consumato oltre ogni limite. Ora anche nell'astigiano si presenta un caso che potrebbe aiutarci a ragionarne in maniera pacata, soppesando pro e contro, delimitando scenari possibili. A Isola d'Asti la Giovi srl vorrebbe espandersi, ma gli oneri di urbanizzazione sono troppo elevati e l'azienda se ne lamenta, raccogliendo la solidarietà del Sindaco che sollecita la modifica delle norme regionali in materia. Siamo nel pieno del problema “culturale” (o chiamiamolo della “vision”): nuovo cemento o suolo fertile?...

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