di Giulio Cesare Bertolucci, Past President dell'Acquedotto di Torino.
ImageIl dibattito aperto dalla nostra recente intervista al Presidente dell'Acquedotto del Monferrato Aldo Quilico sul tema della gestione del servizio idrico pubblico, si arricchisce con il contributo dell'Ing. Bertolucci, uomo di cultura torinese prestato al management di grandi imprese pubbliche e private e già Presidente dell'Acquedotto di Torino. Che in questo articolo sottolinea il suo punto di vista, parecchio divergente da quello dello stesso Quilico e di AltritAsti.
Proprio per questo ci piace proporlo ai nostri lettori, convinti che dal dialogo su visioni anche apparentemente distanti possa scaturire uno scenario progettuale condiviso per la corretta gestione delle nostre società moderne.
Al termine del contributo di Bertolucci, troverete due brevi commenti dello stesso Quilico e nostro.

ImageCi sono alcune novità sul tema della salvaguardia delle acque pubbliche che meritano di essere condivise, benché non siano (purtroppo) affatto positive.
Nei giorni scorsi, infatti, l'Authority dei Lavori pubblici ha aperto un'indagine che coinvolge 64 Ato (Autorita' d'ambito territoriale ottimale) per i servizi idrici integrati - in pratica per la distribuzione di acqua potabile - contestando la mancata applicazione della normativa che impone la separazione dell'attività di controllo da quella di gestione: avrebbero affidato, insomma, senza alcuna gara, il servizio idrico integrato a società pubbliche, già gestori degli stessi servizi.

Il momento di incertezza del quadro politico condiziona inevitabilmente il tema della ripubblicizzazione dell’acqua su cui il nostro Coordinamento e più in generale tutto il movimento per l’acqua, è  impegnato.
Nella vigenza della moratoria su nuovi affidamenti a società per azioni, approvata dal Parlamento, e mentre ancora attende di essere discussa la legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 406.000 firme e depositata lo scorso Luglio, si susseguono dichiarazioni, dibattiti, scelte che, riportandoci indietro di anni, rischiano di riproporre il dogma del (finto) mercato come panacea per tutti i mali, anche nella gestione dell’acqua bene comune.

Intervista a Aldo Quilico, presidente dell’Acquedotto del Monferrato, di Alessandro Mortarino.
ImageAcqua, luce, gas, energia … Fino a non molti anni fa l’erogazione di questi essenziali elementi della nostra esistenza quotidiana era esclusiva di aziende interamente sotto il controllo pubblico, le famose Municipalizzate. Da qualche anno, la costante ricerca della competitività di impresa, ha trasformato quasi tutti questi soggetti “dei cittadini” in autentiche aziende globali, spesso quotate in borsa, spesso compartecipate da grandi gruppi privati, comunque guidate da Consigli di Amministrazione slegati dagli stessi Enti locali: una forma pericolosissima di “multinazionale finto-pubblica” … A dirlo non è il “solito critico No Global” ma il non più giovane e moderato Presidente di un acquedotto che riesce a vivere in forma consortile fra 101 Comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino: una felice anomalia che dobbiamo salvare dalle mire del nuovo turbocapitalismo municipale …

ImageManca meno di un mese alla “chiamata alle urne”, che per gli astigiani significherà esprimersi per il rinnovo tanto del Parlamento nazionale quanto del “parlamentino” provinciale. Mentre infuria una accesa discussione tra i sostenitori del “non voto” e quanti ritengono che (nonostante tutto) anche un voto al “male minore” è segno di Democrazia e di futuro, ci piace provare a riportare i termini del contendere ad un piano meno astratto/ideologico e più terreno, cioè sui temi. Iniziamo, ovviamente, da quello della salvaguardia delle acque pubbliche, uno dei nostri chiodi fissi. Che significa chiederci se vogliamo ancora possedere beni essenziali proprietà di tutti oppure lasciare che il “Mercato” si occupi dei nostri bisogni primari e vitali. Qualche considerazione, una rapida analisi dei programmi dei partiti su questo punto ed un appello ai Candidati da parte della Società Civile piemontese …

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