La Sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra nei giorni scorsi ha interpellato la Regione, la Provincia e il Comune di Dogliani ponendo alcuni dubbi sull'installazione di un’antenna-ripetitore nel territorio doglianese, alto 37 metri, a fianco dell’ex strada statale n. 66, in direzione di Monchiero. L'autorizzazione è stata richiesta da due Società private ed è l'ennesimo caso che tocca i paesaggi di un territorio "Patrimonio dell'Umanità"...
Italia Nostra rimarca il fatto che fin dal 2019 le Langhe sono state oggetto di istanze per la realizzazione di impianti sperimentali del sistema 5G, a cui si è opposta in varie sedi, con motivate osservazioni negative. Recentemente anche per il territorio di Roddi è pervenuta una richiesta per la realizzazione di un’antenna 5G per telefonia mobile, che ha visto registrare l'immediata opposizione di Italia Nostra e una raccolta di firme da parte della cittadinanza che ha spinto l'amministrazione comunale ad annunciare che non avrebbe concesso alcun sito da destinare a tale scopo. Pure il territorio albese è stato al centro di un’accesa polemica sull’istanza di elevazione di un’antenna sul Bricco delle Capre, ancora con la notevole contrapposizione di un gruppo di cittadini e della stessa Sezione di Italia Nostra (23/2/2023).
Ora è il Comune di Dogliani ad essere coinvolto da una richiesta per realizzare un elevato traliccio. Seppure Italia Nostra consideri condivisibili le dichiarazioni giornalistiche del sindaco doglianese, in attesa di conoscere le caratteristiche dell’impianto, nonché le decisioni in merito dell’Amministrazione comunale e di altri Enti competenti, l'associazione ribadisce, in generale, «le preoccupazioni già espresse a suo tempo per casi similari sia per il forte impatto paesaggistico di tale installazione, sia per le caratteristiche idro-geologiche della zona, sia per le inderogabili esigenze di tutela della salute pubblica. Se è pur vero che si intenderebbe individuare un sito non prossimo ad abitazioni, non sono da meno le esigenze di salvaguardia del paesaggio locale e, specificatamente, di compatibilità idraulica, condizioni determinanti che dovrebbero sempre essere tenute presenti. Si noti pure che, in parte, la zona tra Dogliani e Monchiero è inclusa nella “Buffer Zone” della “Langa del Barolo” compresa fra “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato” dal 2014 nel 50° sito UNESCO».