A cura dell'Associazione Di piazza in piazza.
L’associazione di Piazza in piazza non ha mai smesso di seguire assiduamente il procedere incomprensibile del progetto di parcheggio sotterraneo in piazza Europa. Abbiamo sempre sostenuto che l’idea di attrarre le auto in città fosse un’idea nata vecchia rispetto all’attuale visione della mobilità ed in questi anni l’abbiamo vista diventare sempre più traballante, oggetto di costoso accanimento, diventare decrepita...
Da non molto è stato vietato l’accesso al centro cittadino ai veicoli euro 4; ci sono ormai segnali evidenti che la circolazione automobilistica nei centri urbani verrà sempre più scoraggiata come conseguenza di decisioni governative od europee a cui non ci si potrà sottrarre. In questo quadro diventa ogni giorno più difficile giustificare razionalmente l’intenzione di un’Amministrazione comunale sul viale del tramonto di destinare i 5 milioni di euro (di nostre tasse e imposte) per la costruzione di parcheggi e garage sotterranei in pieno centro, retrocesso per l’occasione a “periferia degradata”.
Fin da ora ci si dovrebbe far scrupolo a raccontare ai commercianti di piazza Europa la favoletta dei fiumi di clienti che arriveranno lì per parcheggiare, quando la realtà, ogni giorno più evidente, ci dice che l’uso cittadino delle auto sarà scoraggiato e reso sempre più costoso e che il centro diventerà attrattivo solo se sarà curato, piacevole, elegante, se le piazze torneranno luoghi di incontro, favorito da ambiente verde, con aiuole fiorite, alberi ombrosi e specchi d’acqua.
Fin da ora non si può raccontare ai cittadini di Cuneo che 8 milioni di euro saranno sufficienti per portare a termine l’opera di scavo e di costruzione, visto il costante rincaro delle materie prime e dei combustibili che già, da ora, fa lievitare i costi e, alla fine, i prezzi d’acquisto degli eventuali garage non saranno così abbordabili per gli ipotetici acquirenti.
Dunque, il progetto su piazza Europa sta invecchiando più velocemente del tempo che passa, sotto i colpi di avvenimenti inevitabili, ma l’attuale amministrazione finge di non vedere, ciecamente fedele al motto “Noi andiamo avanti”.
Speriamo in una nuova amministrazione meno autoreferenziale, più capace di leggere la realtà e con una visione di prospettiva che impedisca questa opera costosissima ed inutile.
Intanto l’Associazione fa e farà la sua parte per opporsi, consapevole del crescente consenso tra la popolazione: in questi giorni abbiamo saldato la parcella dell’avvocato che ci ha seguiti nel secondo ricorso al Tar e lo abbiamo fatto con una raccolta fondi a cui hanno liberamente partecipato cittadini con i loro contributi e versamenti sul conto corrente ed on-line. Grazie a tutti, ci sentiamo parte di una bella squadra civica ed i risultati non mancheranno.