ACNA di Cengio: se ne torna a parlare. E non bene.


Recentemente si è tornati a parlare di ACNA di Cengio e inquinamento ambientale. Dopo la piena del Bormida, infatti, avvenuta il 24 novembre, alcuni cittadini hanno lamentato di aver sentito nell'aria una "puzza" di veleno provenire dall'area dello stabilimento, chiuso dal 1999. I cittadini di Saliceto e Cengio, paesi limitrofi al sito in bonifica, chiedono agli amministratori di informarsi con le autorità, in particolare con l'ARPA ...
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Non solo. A seguito della richiesta deliberata dal Comune di Camerana, richiesta di risarcimento ambientale a seguito dell'inquinamento causato dall'ACNA in Val Bormida, il Consiglio Regionale del Piemonte di Italia Nostra, riunito con la sezione di Italia Nostra di Bra e Alba - considerando tale delibera come "un elemento di riferimento importante per il prosieguo del controllo delle operazioni di bonifica e del dovuto risarcimento agli enti locali ed ai cittadini di una zona molto ampia colpita dalla contaminazione, con conseguente perdita di posti di lavoro e da una situazione sanitaria molto grave nella zona per l'aumento di tumori dovuti alle contaminazioni ed all'inquinamento di terra acque e aria" - appoggiano il Comune stesso nel richiedere la Valutazione di Impatto Ambientale della zona A1 del sito di Cengio, ove sono stati sotterrati milioni di metri cubi di sostanze tossiche, al fine di ottenere che i comuni interessati siano debitamente risarciti.

E sempre a proposito di bonifica arriva anche la denuncia dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Paolo Mighetti per il Piemonte e Andrea Melis per la Liguria sull’ex stabilimento chimico. "Dal monitoraggio ambientale eseguito da Syndial insieme ad Arpal, emerge una significativa contaminazione delle acque sotterranee tra la strada provinciale e la ferrovia a nord dell’ex stabilimento. Ben venga il rilevamento, ma va mantenuta la massima attenzione perché la vicenda della Valle Bormida insegna cosa succede quando sostanze tossiche e pericolose contaminano le acque" tuonano i due consiglieri, i quali denunciano pure la mancata comunicazione e collaborazione tra le due regioni, mettendo a rischio di fatto la conclusione della bonifica delle due tonnellate di scorie ancora presenti presso il sito di Cengio.

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