a cura delle Donne in nero contro la guerra di Alba
Mentre la terza guerra mondiale a pezzi insanguina il mondo...
Mentre il nostro paese sta a guardare - o peggio collabora, producendo e vendendo armi...
Diciamo GRAZIE a chi ancora crede nella pace e lavora per renderla possibile.
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Grazie a tutti/e coloro che rifiutano di servire negli eserciti perché sentono che non si può restare umani/e imparando ad uccidere.
Grazie in particolare ad Atalya Ben Abba, Tamar Alon e Tamar Le’ev, giovani israeliane obiettrici di coscienza al servizio militare, che in questi giorni sono in carcere o sotto processo.
Grazie ai “corpi civili di pace”, volontari e volontarie che intervengono nei conflitti a sostegno di chi lotta con la nonviolenza per la giustizia e il diritto.
Grazie in particolare ai/alle giovani di “Operazione Colomba” che affiancano i comitati popolari di resistenza nei Territori Palestinesi occupati.
Grazie per l’accordo faticosamente raggiunto fra il Governo colombiano e le FARC; grazie a Cuba che ha ospitato i colloqui;
e grazie alle donne colombiane della Ruta pacifica de las Mujeres che si sono impegnate con perseveranza per questo risultato.
Grazie all’ONU che ha avviato un percorso per la messa al bando delle armi nucleari e grazie soprattutto alle organizzazioni della società civile che lo hanno chiesto con insistenza.
Grazie a chi - di fronte alla tragica realtà dei profughi - realizza “corridoi umanitari” e forme di accoglienza dignitose ed amichevoli.
Grazie alle tante esperienze di dialogo fra persone e gruppi di religioni diverse, che permettono di superare pregiudizi e intolleranza; e tolgono i pretesti religiosi alle guerre.
Grazie a quanti/e cercano e rendono pubblici i dati su produzione e commercio di armi, come il SIPRI di Stoccolma a livello internazionale e MILEX , l’Osservatorio sulle spese militari italiane; e grazie a quanti/e cercano e propongono alternative, perché la pace non può nascere dalle armi, ma solo da diritto e giustizia.
NB: le Donne in nero contro la Guerra di Alba saranno in Via Maestra, sabato 24 dicembre, per una manifestazione a sostegno della pace dalle 17 alle 18.