di Alessandro Mortarino.

La prossima settimana dovrebbe (ma il condizionale è ancora d'obbligo ...) arrivare il responso da parte della Provincia di Asti sul discusso progetto dell'impianto di teleriscaldamento cittadino. Essendo scaduti i termini del procedimento e non avendo ottemperato AEC SpA alle richieste formulate dalla Provincia, sarebbe logico attenderci che il verdetto finale sancisca un diniego autorizzativo definitivo ma, nel frattempo, ci sono alcune novità che lasciano allibiti ...



Siamo in attesa che la Provincia di Asti si  pronunci sulla perentoria nostra richiesta di chiudere definitivamente il procedimento per il motivato diniego dell'autorizzazione dell'impianto di trigenerazione proposto da AEC SpA all'interno dell'ospedale di Asti, essendo scaduti i termini formalizzati dalla Conferenza dei Servizi e accettati - e puntualmente disattesi - dall'azienda stessa. Nel frattempo, stupiti dalla dichiarazione "fuori tempo massimo" con cui l'ASL di Asti ha annunciato la propria disponibilità a cedere a titolo oneroso al Comune di Asti le aree su cui l'impianto andrebbe edificato, abbiamo nuovamente verificato l'interesse dei cittadini astigiani a farsi carico della tutela dell'area e inviato, quindi, una proposta progettuale alternativa all'ASL stessa e all'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. Ai quali è stata prospettata una formale richiesta di acquisto dell'area, a nome di un folto gruppo di cittadini astigiani e di alcune associazioni del volontariato locale ...



di Alessandro Mortarino.

Novità "sorprendenti" si sono aggiunte questa settimana rispetto a quanto vi avevamo raccontato nella nostra cronaca precedente. Il 16 novembre, infatti, il Comune di Asti ha inviato alla Provincia un nuovo documento formale nel quale comunica la disponibilità dell'ASL di Asti e della Regione Piemonte a «concedere il terreno individuato come sede dell'impianto di trigenerazione finalizzato al servizio dell'ospedale e del servizio pubblico di teleriscaldamento della Città di Asti». Il 2 novembre, però, erano già scaduti i termini stabiliti dalla Provincia ...



di Alessandro Mortarino.

Il procedimento per l'autorizzazione (o la negazione) del nulla osta per la costruzione e l’esercizio di un impianto di cogenerazione e di una rete di teleriscaldamento a servizio dell’ospedale Cardinal Massaia e della Città di Asti è arrivato al punto finale: lo scorso 2 novembre sono scaduti i termini concessi dalla Provincia ad AEC SpA senza che la società abbia adempiuto alle principali richieste dell'Ente. Dunque ora dovrebbe essere detta la parola finale e il preavviso di diniego emanato 180 giorni or sono si dovrebbe trasformare in un diniego definitivo. Ma AEC gioca una nuova carta e chiede una ennesima proroga per evitare "contenziosi a tutela dei diritti e interessi legittimi che la stessa società si riserva comunque di tutelare in caso di mancata concessione della proroga" ...



Oltre 40 organizzazioni cittadine sono state audite sabato scorso durante la consultazione pubblica indetta dall'ASP sul tema che riportiamo nel nostro titolo; nei prossimi giorni sapremo quali primi indicatori sono emersi e le modalità che la nostra ex municipalizzata intenderà seguire per il prosieguo di una utile analisi collettiva. Legambiente, Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano, Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano, Associazione A Sinistra, Pro Natura Asti e Cittadinanzattiva onlus Asti hanno definito parziale il percorso avviato, in quanto non guidato direttamente dall'amministrazione comunale e privo di una visione globale come dimostra, ad esempio, la totale esclusione nel questionario proposto da ASP del ruolo delle ferrovie locali e di una possibile "metropolitana leggera" lungo i suoi binari ...

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