di Maurizio Bongioanni.
"Questo nuovo mondo con questo nuovo ordine mi fa schifo. E paura. Io a Torino non ci vivo, ma andare all'Imbarchino, al Bunker o in altri locali ormai chiusi da tempo era uno dei motivi per cui ci andavo volentieri. In generale, essere cresciuta in una città piena di spazi di aggregazione fra i quali scegliere mi ha formato come cittadina e come persona. Mi dispiacerebbe molto se i miei figli non avessero la mia stessa fortuna... Ora, è ovvio che mi preoccupa molto di più vivere in un paese in cui si propone di censire la gente per motivi etnici, o in cui l'odio etnico porta ad attacchi terroristici di matrice razziale perpetrati finora solo da italiani , ma si parte dalla censura della cultura, dell'informazione di qualità, quindi anche la chiusura dei locali è una battaglia per la quale vale la pena spendersi" ...