Lettera aperta al direttore della Fondazione Asti Musei

A cura de Gli Argonauti.

Gentilissimo Dott. Ghisi, a pochi giorni dal suo incarico come direttore della Fondazione Asti Musei è stato pubblicato il report “Impresa Cultura” redatto da Federculture, che ogni anno fa il punto sul sistema dell'offerta e della produzione culturale in Italia.
Citiamo il rapporto perché, per la sua 14a edizione, si è concentrato su temi che riteniamo a lei cari ...

In sintesi, tratta dei soggetti che gestiscono musei, beni e attività culturali con l'obiettivo di efficienza, efficacia e pone l’attenzione proprio sulla necessità di ampliare i fruitori della cultura attraverso un maggiore sostegno al consumo culturale.
Inoltre, evidenzia, per il quarto anno consecutivo, una crescita dei consumi culturali, con la spesa delle famiglie italiane per i servizi culturali e ricreativi che vale 31 miliardi di euro e aumenta del 3,1%., ma ci ricorda anche quanto ancora c'è da fare, soprattutto in merito alla fruizione e alla partecipazione della vita culturale dei cittadini (il 38,8% degli italiani è inattivo culturalmente).

Un quadro generale con chiari e scuri che renderà le sfide che lei dovrà affrontare nel suo nuovo incarico sicuramente ardue; dal canto nostro siamo ad augurarle buon lavoro con l’augurio di riuscire ad estendere la platea dei “fruitori” della cultura.

Ma siamo anche a porle due quesiti:

1) La Fondazione Asti Musei intende dotarsi, come realizzato da altri enti, di un Piano Strategico? Citiamo ad esempio quanto realizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli il cui direttore, Paolo Giulierini, in collaborazione con Ludovico Solima ha redatto un Piano Strategico in cui individua gli ambiti principali sui quali il Museo Archeologico Nazionale di Napoli opererà nel corso del periodo 2016-2019.

2) Quale sarà il ruolo e il rapporto che la Fondazione Asti Musei intende sviluppare nei confronti delle associazioni culturali sul territorio? Auspichiamo che la Fondazione Asti Musei diventi una “piattaforma” per lo sviluppo dell’offerta culturale anche attraverso l’offerta delle piccole associazioni come la nostra e che per “osmosi” si crei un meccanismo di comune crescita.

In ultimo esprimiamo soddisfazione per la sua vicinanza al nostro progetto di pedonalizzazione dell’area museale compresa tra Piazza Roma e Piazza Cairoli per creare, cito le sue parole, “un’isola pedonale della cultura, una sorta di prolunga dopo l’isola pedonale dei negozi”.

Grazie per un gradito riscontro.

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