A cura del Comitato Vigilanza Motocross.
Ci risiamo! Dopo un anno di silenzio è rispuntata la richiesta di autorizzazione alla realizzazione del crossodromo in località Valenzani da parte della Monferrato srl. Tutta la documentazione è stata presentata lo scorso lunedì 26 Luglio al SUAP della Provincia di Asti per avviare l’iter di autorizzazione.
Non sono bastati l’allarme lanciato da ARPA e dal Dipartimento di Igiene Pubblica dell’ASL di Asti sulle conseguenze alla salute pubblica per le popolazioni limitrofe all’impianto, l’archiviazione per mancanza di documentazioni, l’anno e mezzo di pandemia con tutte le conseguenze che questa comporta, la crescente consapevolezza che è essenziale preservare le risorse naturali per evitare catastrofi come quelle recentemente capitate sia in Italia sia in centro Europa; no, si deve andare avanti pur distruggendo 13 ettari di bosco per accontentare gli appassionati di motocross (a cui non bastano le 29 piste già presenti in Piemonte), e favorire chi altro?...
Comunque che qualcosa bollisse in pentola ci era apparso evidente già l’11 giugno di quest’anno, quando la Giunta Comunale aveva deliberato la richiesta di modifica del sentiero escursionistico che includeva il tratto di strada comunale “Per Calcini” che costeggia l’area su cui si voleva realizzare l'impianto per il motocross. La presenza di questo tratto vicino alla pista creava problemi di compatibilità acustica al progetto; quindi, è la pensata del Sindaco: escludiamolo dai sentieri escursionistici creati dalla Regione Piemonte... Abbasso l’interesse collettivo, viva l’interesse privato!
A breve dovrebbero essere formalmente pubblicati sul sito della Provincia i documenti progettuali e, come sempre abbiamo fatto, li esamineremo per intercettare anomalie o forzature. Se vogliamo confermare l’obiettivo che come Comitato Vigilanza Motocross ci siamo dati - quello di contrastare l’inutile, dannoso e obsoleto progetto - dobbiamo ora di nuovo rispolverare tutta la nostra grinta ed essere pronti a nuove azioni con il supporto di tutte le Associazioni che si sono schierate al nostro fianco in questa battaglia.
Battaglia, già. O, forse, “guerra” per usare un termine "forte" molto in voga di questi tempi.
"Guerra" perché una battaglia c’è già stata ed è stata vinta con l’archiviazione della richiesta originaria.
Ma evidentemente c'è chi si ostina nelle sue convinzioni, ignaro dei richiami e delle strategie oggi al centro della politica dell'Unione Europea che, eppure, dovrebbero essere ben chiare a tutti e adottate come precisa "Bibbia" per la sopravvivenza: «La biodiversità rappresenta la struttura portante della vita. È essenziale per l'uomo sia per ragioni di protezione dell'ambiente che del clima. La biodiversità svolge un ruolo vitale nel fornire alle persone cibo, acqua dolce e aria pulita. È importante per il mantenimento dell'equilibrio della natura e imprescindibile per l'ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. È essenziale per la nostra salute e per la prevenzione della diffusione di malattie infettive. La biodiversità risulta inoltre indispensabile per l'economia. Secondo il Forum economico mondiale quasi la metà del PIL globale (circa 40000 miliardi di euro) dipende dall'ambiente naturale e dalle sue risorse; disporre di ecosistemi sani è anche un fattore determinante per la ripresa dalla crisi COVID-19».
A Castagnole Monferrato vogliamo arrogarci il diritto di distruggere un pezzo di biodiversità e, dunque, di vita e di futuro?
Suicidio o delitto?...