Valleandona: quanta fretta, ma perchè?

di Alessandro Mortarino.

Lo scorso giovedì mentre il Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano/Forum Salviamo il Paesaggio diffondeva il suo invito ai componenti della commissione Urbanistica del Comune di Asti a non autorizzare la richiesta di ampliamento di una costruzione già in corso d'opera in una panoramica area collinare circondata dal verde e da boschi a Valleandona, il presidente del consiglio comunale inviava a tutti i consiglieri una integrazione ai punti dell'ordine del giorno in discussione il 28 e 29 giugno, riguardante proprio questa Variante. Ci pare un iter parecchio discutibile e uno "sgarbo istituzionale" che fa presupporre il totale disinteresse dell'amministrazione in carica a conoscere il dovuto parere della commissione...

L'articolo 9 dello Statuto comunale specifica chiaramente che le Commissioni hanno funzione preparatoria, consultiva e propositiva da esercitare nei termini stabiliti dal regolamento. Hanno dunque un ruolo nell'esercizio della democrazia nell'entrare nel merito di questioni e scelte, che spettano in ogni caso al Consiglio. Ma se esistono e se sono legittimate, riteniamo debba essere considerata la loro opinione prima di procedere alla formalizzazione della discussione in Consiglio comunale.

In questo caso il messaggio - "politico" - è chiarissimo: non ci interessa il parere della commissione.

Un altro tassello sconcertante di questa vicenda, che vede l'amministrazione correre dietro agli interessi di un progetto privato che detta le tempistiche alle istituzioni.

Ma perchè?...

ULTIMA ORA: come previsto, la pratica è stata discussa e posta in votazione nella seduta del consiglio comunale di lunedì 28 giugno. Risultato scontato: autorizzazione concessa con 19 voti a favore, 7 contrari e 3 astenuti...

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