di Paolo X Viarengo.
“E’ incredibile che nell’Italia di oggi si debba ricorrere, per difendere l’innovazione scolastica, alle stesse forme di protesta nonviolenta usate da Gandhi 100 anni fa contro l’imperialismo britannico! Eppure è così. Da 18 giorni il maestro Giampiero Monaca di Serravalle d’Asti sta digiunando per difendere il metodo Bimbisvegli, elogiato da più parti come approccio cooperativo, esperienziale e improntato alla cittadinanza attiva. Da più parti ma…non dalle sue parti. E nonostante abbia la solidarietà massiccia dei genitori e dei bambini della sua scuola. Ammiriamo la determinazione e il coraggio di Giampiero che si sta avviando alle tre settimane di digiuno ma vogliamo averlo ancora con noi in piena salute. Diamogli il cambio con un digiuno a staffetta di tutti coloro che sostengono la sua lotta! Oggi digiuno anch’io per solidarietà con Giampiero e invito tutti gli insegnanti di buona volontà a unirsi nei prossimi giorni. Partecipate e condividete questo messaggio!”...
Queste sono le parole di Giuseppe Paschetto che lo stesso Giampiero Monaca definisce “amico generoso, guida esperta nel comitato scientifico Bimbisvegli, compagno di strada per questo coraggioso atto di condivisione e sostegno per il progetto #bimbisvegli. Anche lui oggi (giovedi 24 giugno ndr) dice #cimettolapancia e si unisce alla nostra rispettosa e mite richiesta nei confronti del ministero affinchè definisca se la metodologia Bimbisvegli sia compatibile e coerente o meno con le indicazioni ministeriali per la scuola pubblica e se meriti di essere tutelato come esperienza pedagogica di valore, applicabile in via sperimentale nella Piccola Scuola di Serravalle d'Asti. Abbiamo 15 anni di cammino dietro le spalle, su strade spesso in salita, non sempre condivise ma abbiamo anche appreso che è "prendendo la strada divergente e meno battuta che si fa la differenza". "Two pathes diverged in the wood, I took the less used and that made all the difference" (H. David Thoreau). Abbiamo bisogno di sostegno”.
Personalmente, non sono un insegnante e non ho nemmeno mai avuto tanta buona volontà, ma sono certo che un po’ di digiuno non potrà che farmi bene.
Al corpo e, soprattutto allo spirito.
Nella speranza che le idee, non ottenebrate dal lavoro digestivo, mi si possano schiarire, approfitterò di quest’occasione ed affronterò il digiuno nella giornata di domani venerdì 25 giugno.
Sono certo che la mia azione di domani non cambierà nulla perché da soli si fa ben poco. Ma chissà... se fossimo in tanti...