Asti-Fest, Festival dell’architettura astigiano



A cura di Cittadinanzattiva, Legambiente Asti, Legambiente Valtriversa, Stop al Consumo di Territorio, Forum Salviamo il Paesaggio, Tempi di Fraternità, Paolo Montrucchio e 3000 cittadini.

Apprendiamo con vivo interesse che nell’ambito della seconda edizione di “Asti-Fest, Festival dell’architettura astigiano” organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti (che si terrà dal 1 al 28 maggio) il tema principale trattato sarà quello della RI-GENERAZIONE URBANA, suddiviso nei suoi tre argomenti principali, “Il riuso dei contenitori dismessi”, “La rigenerazione dello spazio pubblico”, “La riqualificazione degli edifici esistenti”. Tutto questo sta a sottolineare, ancora una volta, l’attenzione che questo Ordine dimostra, nei confronti delle tematiche territoriali ed ambientali, della conservazione e della valorizzazione del Paesaggio, inteso nella sua accezione più ampia e completa del termine, del corretto uso del suolo, della conservazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto di quello di più significativo interesse pubblico ….

Siamo grati pertanto agli Architetti astigiani, per questa scelta di campo; siamo grati per aver voluto dare il giusto spazio e risalto a queste tematiche di significativo interesse; il Paesaggio, anche quello costruito dall’uomo, anche quello nel tempo modellato dall’uomo con risultati non sempre edificanti, costituisce un PATRIMONIO COMUNE, da valorizzare e da riqualificare.

Già … in questo festival si parlerà anche di “Rigenerazione dello spazio pubblico”: questo tema ci appassiona particolarmente in questo periodo, nel quale la Città di Asti è stata coinvolta, suo malgrado, da un progetto discutibile, aggressivo, che la colpisce in uno dei luoghi di maggiore attenzione e valore collettivo.

Ci riferiamo all’Ospedale Cardinal Massaia ed all’assurdo, inutile e non richiesto progetto dell’impianto di teleriscaldamento, al servizio della città di Asti, con due centrali e due caldaie a metano in strutture prefabbricate alte quanto un palazzo di quattro piani, con relative  ciminiere alte 35 metri da realizzarsi nelle aree a verde pertinenziale già attrezzato, a soli 50 metri dalle strutture sanitarie e dalla scuola materna dell’ospedale, in prossimità di scuole, istituti per anziani, parchi pubblici, aree attrezzate sportive, residenze private.

Mentre in altre parti dell’Europa, dell’Italia e dello stesso Piemonte (si vedano le esperienze degli ospedali di Ovada, Torino, ecc.) si predispongono progetti di valorizzazione e potenziamento del verde ospedaliero, riconoscendone l’elevato valore terapeutico e di salubrità ambientale, ad Asti nelle stesse aree si progetta un impianto, con caratteristiche industriali, come definito dagli stessi progettisti, che prevede la cementificazione di circa 6.500 mq. di aree attualmente destinate a verde ospedaliero, già predisposto ed in parte utilizzato, con panchine, vialetti, orto terapeutico, ecc. Una sottrazione ingiustificata di spazio e di terreno enorme in questo ambito, un impatto paesaggistico incompatibile con il contesto ambientale.

Asti-Fest ci sembra quindi il “luogo appropriato” per denunciare ancora una volta l’incompatibilità di questo progetto all’interno di uno ospedale.

Forse nulla è ancora completamente perduto, forse è ancora possibile intervenire: nell’ambito di questo Asti-Fest viene prevista una iniziativa di particolare interesse “Scegli il tuo monumento”, quello che riteniamo più importante, quello a cui siamo più legati …

Ebbene a questa proposta rispondiamo che crediamo sia ora di scegliere ed adottare l’Ospedale Cardinal Massaia quale Monumento più importante della città, il monumento al diritto alla cura e alla salute, in un spazio idoneo e salubre, in uno spazio che possa garantire l’habitat ideale per i pazienti e per tutti i fruitori e lavoratori della struttura ospedaliera, che possa costituire un modello di sviluppo atto a valorizzare tutte le eccellenze sanitarie esistenti nel nostro ospedale.

Cittadinanzattiva, Legambiente Asti, Legambiente Valtriversa, Stop al Consumo di Territorio, Forum Salviamo il Paesaggio, Tempi di Fraternità, Paolo Montrucchio e 3000 cittadini



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