Un approfondimento sull’APP voluta da Comune e ASP...



di Mario Paracchino.

Nella rubrica Lettere Opinioni & Commenti de “La Nuova Provincia” del 25 Marzo 2016 è comparsa la risposta, a firma congiunta Sindaco Fabrizio Brignolo e Presidente ASP Giovanna Beccuti, ad una mia lettera inviata qualche giorno prima al giornale (e riportata anch’essa integralmente sulla stessa pagina) e ad Altritasti.
La risposta di Brignolo/Beccuti, seppur anticipata dalla necessità di “fare chiarezza ed evitare disinformazioni” contiene elementi che necessitano di ulteriore approfondimento in quanto insufficienti a dare una risposta oggettiva alle domande poste ...

Per tale ragione, seppur apprezzando lo sforzo dell’Amministrazione nel tentativo di dare risposte al crescente disagio in termini di Sicurezza e Degrado, da informatico che sono ed occupandomi professionalmente di sviluppo di applicazioni, mi permetto di replicare nel merito le argomentazioni addotte richiamando elementi oggettivi e misurabili, proprio perché ritengo gli Astigiani meritevoli di essere informati compiutamente senza omissioni o mezze verità.

Per chiarezza, riprendo punto per punto le affermazioni fatte da Brignolo/Beccuti:

Sul fatto che “Contrariamente a quelle già esistenti l’APP "Apriamo gli occhi" è stata studiata appositamente a servizio della comunità per inviare, ricevere e condividere segnalazioni su situazioni sospette per la sicurezza e comportamenti scorretti che danneggiano il decoro urbano”…

Le APP che ho segnalato, oltre ad essere già esistenti e operative fanno esattamente questo stesso lavoro, anzi oserei dire che lo fanno meglio. Infatti, mentre la APP “Apriamo gli occhi” si presenta come una sorta di prototipo in fase di sviluppo, le numerose APP già esistenti vantano un funzionamento consolidato già da tempo con milioni di utilizzatori in tutta Italia.
Inoltre, forse i tecnici incaricati da Comune e ASP non sanno che il Comune di Asti è già iscritto al portale “Decoro Urbano”, accessibile sia da APP GRATUITA che da sito WEB (http://www.decorourbano.org) e che attraverso questo stesso portale (oppure attraverso la relativa APP) moltissimi Astigiani inviano già periodicamente segnalazioni, le quali, però, rimangono per lo più inascoltate e inevase… non si capisce quindi la necessità di ripartire da zero, con una APP che nessuno conosce, a pagamento e per assolvere a funzioni già disponibili da tempo gratuitamente.

Sul fatto che con ‘Apriamo gli occhi’ si è voluta dare un’impronta “locale” all’applicazione…

Bastasse applicare il logo dell’ASP o del Comune di Asti ad una applicazione per trasformare questa in una super-applicazione in grado di risolvere gran parte dei nostri problemi non saremo qui a discuterne. Di fatto questa rimane una normalissima applicazione con normalissime funzioni (poche) già presenti in numerosissime soluzioni gratuite.
Se proprio si voleva percorrere la strada dell’APP, personalmente avrei preferito che il Comune PRIMA sperimentasse gratuitamente con un sistema già esistente e POI, quando Asti avrà contato migliaia di utilizzatori e il progetto trovato il consenso degli Astigiani, eventualmente investire in qualcosa di “custom”, personalizzato, ad-hoc: mi piacerebbe riprendere il discorso tra qualche anno per vedere quanti Astigiani, soprattutto tra gli anziani (i più bisognosi), avranno l’APP "Apriamo gli occhi" sul proprio Smartphone per risolvere i propri problemi di sicurezza e degrado urgano.

Sul fatto che “Apriamo gli occhi non prevede canone e non contiene pubblicità”…

Più sotto descriverò come "Apriamo gli occhi" costerà agli Astigiani ben 21.300 Euro + IVA. Ad oggi sul sito di Google Play sono segnalati poco più di 100 download e probabilmente solo una parte utilizzano veramente l’applicazione. Questo significa che ASP e il Comune di Asti hanno in previsione di pagare (21.300 Euro / 100) = circa 213 Euro per ogni potenziale utilizzatore attuale: di fatto, il canone di utilizzo più caro per l’utilizzo di una APP !
Le APP Gratuite che sono state segnalate, invece, sono per davvero a costo ZERO e NON prevedono nè canone di utilizzo, nè pubblicità.
Inoltre Decoro Urbano, per esempio, è realizzato secondo la filosofia dell’Open Source con la possibilità, anche da parte dei Comuni, di scaricare il codice sorgente e implementare nuove funzionalità in modo assolutamente gratuito!

Sul fatto che "Apriamo gli occhi" abbia un’interfaccia semplice e permetta addirittura di inviare e ricevere segnalazioni fino a 1000 metri…
La semplicità di una interfaccia è inversamente proporzionale alla complessità delle funzioni che deve assolvere: è del tutto normale, quindi, che l’interfaccia sia semplice in quanto ad oggi contempla una sola funzione.
Ricordo inoltre che stiamo parlando di una APP per Smartphone, non di una radio rice-trasmittente, quindi l’estensione della “portata” fino a 1.000 metri per le segnalazioni è una fattore legato esclusivamente ad un parametro di configurazione software! L’algoritmo che prevede l’invio della segnalazione a 100 metri, a 100.000 metri o a 100 chilometri è lo stesso! Suona curiosa quindi l’enfatizzazione di una caratteristica assolutamente normale e scontata in un software che, in ogni caso, necessita di copertura dati del proprio gestore telefonico per poter funzionare.
Per analogia, si potrebbe dire che WhatsApp è un’APP molto potente perché riesce a spedire i messaggi dall’altro capo del mondo: affermazione grottesca alle orecchie di un tecnico.

Sul fatto che nelle prestazioni erogate da LMSC sono inoltre compresi il “supporto tecnico telefonico a favore degli utenti”…

Nè nell’APP, nè nel sito della LMSC sono presenti numeri di telefono per i contatti: non si capisce quindi come questo “supporto tecnico telefonico” possa essere erogato.

Sul fatto che il canone che dovrà pagare ASP, ovvero il Comune di Asti, ovvero TUTTI NOI nei prossimi 4 anni sarà di 9.750 Euro + IVA anziché 11.500 + IVA…
Infatti 11.500 + IVA (per la precisione 11.550 + IVA) sono per la sola costruzione di questa APP, i restanti 9.750 + IVA sono per il canone da pagare nei successivi 4 anni… per un totale di 21.300 Euro + IVA: da tecnico posso dire che la cifra appare assolutamente spropositata e fuori mercato se raffrontata alle funzioni rese disponibili.
Occorre evidenziare che l’importo di 11.550 + IVA non è una mia fantasia, ma il contenuto della risposta all’interpellanza comunale (la numero 31 del 2015) promossa dal consigliere comunale Maurizio Lattanzio, mentre il canone di 9.750 + IVA è l’importo dichiarato direttamente da Brignolo/Beccuti nella lettera di risposta come canone quadriennale.
Inoltre, sempre nella risposta di Brignolo/Beccuti si legge che andremo a pagare 2.437,50 Euro + IVA all’anno “per avere un’APP personalizzata sul contesto astigiano, aggiornata e visualizzata in tempo reale”… ho letto e riletto più volte la frase ma non sono riuscito a capire il significato di “aggiornata e visualizzata in tempo reale”… anche perché, se così non fosse, l’APP non avrebbe alcuna utilità.

Sul fatto che, all’occorrenza, dall’APP potrà essere chiamato il 112 premendo sul pulsante “112”…

L’APP deve essere installata su uno Smartphone che, per chi non lo sapesse, è UN TELEFONO. Quindi tra le innovazioni di questa APP vi è la possibilità di chiamare il numero dei Carabinieri dal proprio telefono. Penso che su questo ci sia ben poco da aggiungere.

In estrema sintesi mi pare che a nessuno dei 5 quesiti posti sia stata data una risposta sufficientemente esaustiva a giustificazione delle spese preventivate. In particolare si evidenzia come ad un quesito in particolare, il numero 5, non si sia data alcuna risposta e per tale ragione approfitto di questo spazio per riproporlo in modo più chiaro nella speranza di ottenere risposta:

“Dal momento che questa APP vuole essere una soluzione che va incontro alle esigenze del Comune in termini di Sicurezza e Decoro Urbano, per quale motivo anziché predisporre un bando pubblico aperto a tutte le società software disponibili sul territorio (creando in questo modo anche un meccanismo virtuoso di ottimizzazione dei costi e delle funzioni) si è deciso di far appaltare direttamente ad ASP che ha affidato direttamente a LMSC lo sviluppo saltando ogni forma di bando pubblico?” ...


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