di Alessandro Mortarino.
La mattina di Giovedì 3 marzo non si terrà più la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto decidere sulla legittimità del progetto di teleriscaldamento all'interno dell'ospedale di Asti. E il pomeriggio di mercoledì 2 marzo non si terrà neppure il contradditorio previsto tra Asti Energia e Calore SpA e gli oppositori del progetto. E' il frutto, inatteso, di una richiesta che l'azienda ha inviato oggi (martedì 1° marzo) alla Provincia di Asti, motivandola con la necessità di «poter produrre, nell’immediato, ulteriore documentazione a perfezionamento delle integrazioni precedentemente depositate». La Provincia ha accolto la richiesta, scatenando i mugugni e i dubbi della cittadinanza ...
Mugugni, in quanto le due date erano state formalizzate da settimane e entrambi gli incontri erano basati sulla valutazione delle ultime documentazioni fornite da AEC e che, quindi, hanno impegnato i tecnici di tutti gli Enti coinvolti nel procedimento e cittadini, comitati, associazioni in una disamina lunga e minuziosa, resa ora vana dal rinvio e dalle annunciate novità progettuali che verranno fornite. La richiesta di rinvio presentata da AEC, tra l'altro, non prevede una data di scadenza !
Dubbi, in quanto la Conferenza dei Servizi di ottobre si era conclusa con una infinita serie di richieste integrative formulate da tutti gli Enti nei confronti di AEC. L'iter prevedeva che l'azienda fornisse le sue risposte entro 45 giorni, salvo richiedere una proroga di altri 45 giorni. Proroga puntualmente richiesta e autorizzata.
Questo significa (per noi profani ...) che la documentazione integrativa depositata in Provincia a fine gennaio, dovesse rappresentare l'elemento su cui basare la valutazione della Conferenza dei Servizi, chiamata ad esprimersi con un'autorizzazione a procedere o una sonora "bocciatura". La legge (tecnicamente D.L. 152/2006) pare molto chiara «per un massimo di ulteriori quarantacinque giorni»; nel nostro caso la scadenza era quindi il 3 febbraio.
Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le risultanze delle prevedibili schermaglie giuridiche. In ogni caso la decisione di AEC desta un certo stupore e fa supporre che l'azienda avesse "annusato l'aria" sulle intenzioni degli Enti e della Conferenza nel suo insieme: cittadini, comitati e associazioni, nel produrre le loro nuove "osservazioni", avevano chiaramente invitato a negare ogni forma autorizzativa a fronte delle scarne (o addirittura nulle) risposte fornite da AEC nei novanta giorni di tempo.
La decisione repentina - "last minute" - di annullare i due appuntamenti, difficilmente consentirà di avvisare tutto il "pubblico" invitato a presenziare: si attendevano parecchie persone, in particolare per il contradditorio di mercoledì pomeriggio.
Per tale motivo, alle ore 17 di mercoledì 2 marzo, alcuni cittadini saranno comunque presenti dinanzi all'ingresso della sala consiliare della Provincia (piazza Alfieri 33) per accogliere gli ignari e non sprecare comunque l'occasione per una utile chiacchierata informativa.