A cura dei Bimbisvegli della 4C della scuola primaria Rio Crosio di Asti e i loro maestri Lina Prinzivalli e Giampiero Monaca.
Dopo nove anni di sperimentazione, dopo aver monitorato per oltre 3 mesi l'effettivo consumo di cibo della nostra classe ed averne ricavato la statistica mensile, dopo aver quantificato l'enorme spreco di cibo e di denaro nell'ambito della refezione scolastica, siamo pronti per richiedere - al Comune di Asti e alla cooperativa che gestisce il nostro servizio mensa - di fornire, in via sperimentale alla nostra classe e gradualmente alle classi che vorranno iniziare questa sperimentazione, quantità di cibo che verranno effettivamente consumate ...
Non un piano di denutrizione programmata, al contrario un progetto di educazione alimentare in cui il benessere dell'organismo e l'attenzione all'ascolto delle richieste del proprio corpo sono posti al centro.
Un progetto che richiede ai bambini di mangiare "un po' di tutto e di tutto un po'", non meno di mezza porzione, verdura sempre almeno un po', nessun ingozzamento di primo per poi saltare il secondo.
I risparmi possibili sono davvero ingenti.
Vi lasciamo la sorpresa: il risultato del nostro calcolo, arrotondato per difetto, è nel testo della lettera dei bambini che è stata inviata al Comune di Asti; in pieno accordo e con la fattiva collaborazione con i funzionari, e con gli Amministratori, nelle prossime settimane, verificheremo le modalità burocratiche per dare seguito a questa "buona pratica" che vede protagonista l'impegno dei bambini in questa ricerca-azione: dalla percezione del problema alla sua soluzione, con la collaborazione del mondo degli adulti.
Spettabile Comune di Asti - Assessorato all'istruzione - Servizio Mense
Care signore e signori che ogni giorno preparate il cibo per nutrirci a mensa,
Siamo le bambine ed i bambini della 4C della scuola primaria Rio Crosio di Asti
Negli anni ci siamo accorti che ciascuno di noi ha delle pietanze che gradisce maggiormente e ha bisogno di diverse quantità di cibo per soddisfare il suo appetito.
Distribuendo la porzione intera ad ogni bambino, si ha un grande avanzo a fine pasto ed un grande spreco di cibo.
Con i nostri maestri abbiamo sperimentato un metodo per garantire ad ognuno un’adeguata porzione di cibo per varietà e quantità.
Un po’ di tutto e di tutto un po’: ognuno mangia secondo il proprio bisogno ed appetito, o la porzione intera o solo mezza porzione (quantità sotto alla quale non si può scendere)
Con questo metodo, a fine pasto, non avanza praticamente nulla, mentre su altri tavoli è capitato di osservare montagne di cibo sprecato (fino ad 8 chili a classe!).
Ci siamo chiesti quale valore possa avere questo nostro impegno quotidiano che portiamo avanti da quattro anni.
Sicuramente ha molta importanza per il vitello ed il pollo che non vengono macellati inutilmente per essere buttati nella spazzatura.
Crediamo che sia giusto avere a disposizione quello che ci serve e fa bene, ma non il superfluo.
Sinora abbiamo soltanto evitato di sprecare il cibo che entra nei nostri piatti, lasciandolo invece nei cassoni della mensa, ma sappiamo che una gran quantità di cibo perfettamente commestibile che viene cucinato per noi, viene buttato nella spazzatura perchè così dicono le leggi.
Non ci sembra giusto e siamo pronti a fare la nostra parte per evitare questo terribile spreco.
Ci siamo domandati quale sia il nostro effettivo consumo di porzioni di cibo.
Con i maestri abbiamo preparato un grafico che riporta giorno per giorno, le presenze a tavola ed il numero reale di porzioni consumate dalla nostra classe sia per la prima che per la seconda portata.
Abbiamo calcolato la media del numero di piatti risparmiati sui mesi da novembre 2015 a gennaio 2016: il risultato ottenuto è di 7 porzioni non ritirate ogni giorno .
Ci siamo informati presso i funzionari del servizio mense ed abbiamo saputo che il costo del cibo fresco per ogni porzione ammonta a euro 1.80 (escluso il servizio, il piatto, le posate, il lavaggio, la preparazione delle tavole e la pulizia dei locali).
Ci chiediamo se il valore del cibo che non sprechiamo, possa essere convertito in un risparmio per le nostre famiglie o per sostenere le attività scolastiche di classe o anche per aiutare famiglie in difficoltà.
Dato che non vogliamo rischiare di chiedere troppo, abbiamo "arrotondato" il costo del cibo fresco a 1,50 che moltiplicato 6 porzioni (anzichè 7) per i 200 giorni di scuola all'anno fa: 1800 euro.
Ci ha colpiti moltissimo questa cifra e riempiti di orgoglio.
Colpiti, perché non immaginavamo che in mensa si sprecasse così tanto cibo, proprio in un momento in cui tante delle nostre famiglie hanno problemi di lavoro e di reddito.
Riempiti di orgoglio perché non pensavamo che il nostro impegno quotidiano potesse risultare così efficace: 25 bambini che fanno attenzione al proprio appetito, che ascoltano il loro corpo e si alimentano con attenzione, a sazietà ed evitando gli sprechi, riescono a non buttare 1800 euro nella spazzatura!
Vi chiediamo cortesemente di prendere in considerazione il nostro impegno e di discutere insieme a noi come impiegare questa somma.
Noi vorremmo che fosse utilizzata in parte per aiutare famiglie in difficoltà ed in parte per le attività della nostra classe oppure restituita ai nostri genitori.
Noi ci impegniamo invece a continuare a fare attenzione alla quantità di cibo che desideriamo, e se siete d'accordo, anziché preparare per noi i 24/25 pasti quotidiani, potete inviarcene 6 in meno ogni giorno; tranne quando c'è la pizza che quella la mangiamo tutti!!
Vi ringraziamo per l'attenzione e speriamo di poter discutere presto con voi la soluzione a questo problema.
I Bimbisvegli della 4C e i loro maestri Lina Prinzivalli e Giampiero Monaca
http://www.bimbisvegli.net/weblog/archives/2019