Il Centro culturale San Secondo di Asti, chiude???!!!




Dalla ripresa delle attività dopo l'estate e con la chiusura della sala studio della Biblioteca del Centro San Secondo, ogni tanto qualcuno ce lo chiede: state chiudendo? La risposta è NO.
La sala studio è stata chiusa perché, ironia della sorte, da qualche mese avevamo troppi utenti, ed essendo il nostro servizio offerto dalla Cooperativa La Strada da 14 anni in maniera assolutamente gratuita e volontaria, non riuscivamo più a gestirlo.
Ci è molto dispiaciuto, perché ad Asti i giovani non hanno spazi, non solo per studiare, ma anche per ritrovarsi, parlare, ridere ...

Noi però non ce la facevamo più e speriamo, per contro, che questi ragazzi, se davvero hanno necessità di uno spazio corrispettivo, lo segnalino, si facciano sentire, diano esempio di scuola di cittadinanza.
Per parte nostra, le attività, sia nostre che delle varie associazioni che da noi hanno sede, continuano e continua l'affitto delle sale ad esterni, sola nostra risorsa per mantenere aperto il Centro, per tutti e gratuitamente: come sempre, come da mandato testamentario.
Anche il prestito dei libri custoditi in Biblioteca è aperto e gratuito come è sempre stato.
I periodici invece, che purtroppo rischiavano di danneggiarsi irreparabilmente nell'archivio sotterraneo a causa dell'umidità, sono stati redistribuiti presso altre istituzioni astigiane che si sono prestate, capendo il problema, a darci una mano: ISRAT, CIF, ASTISS, la Biblioteca del Seminario e quella di Isola d'Asti, sono stati al nostro fianco e praticamente nulla del patrimonio è andato perduto.

Attualmente nella sala studio sono ancora in corso alcuni lavori, necessari per dare la possibilità, a chi vorrà, di accedere ad un nuovo servizio che trasforma la Biblioteca del Centro in multimediale, in conformità con i tempi, velocemente mutati.
Non sarà più possibile usufruire della sala per studiare, ma il progetto che portiamo avanti con Oscar Pastrone e la cooperativa No Problem, vuole creare un laboratorio di idee, con postazioni a cui si possa accedere e che possano aiutare e stimolare i cittadini astigiani interessati, in collaborazione con istituzioni, associazioni, insegnanti, famiglie o singole persone, anche con corsi.

Uno dei software a cui si potrà accedere è quello di cui parla un articolo uscito su La Stampa di lunedì 9 novembre, che racconta la "astigianità" del primo software gratuito italiano che aiuterà i ragazzi con disabilità a scuola e a casa: come vedete, non ci limitiamo alle parole, perché il progetto è già attivo da parecchio tempo e tra poco sarà a disposizione di tutti.

Il Centro culturale cittadino San Secondo, gestito con il lavoro della cooperativa che se ne occupa e senza alcun aiuto esterno, non chiude, ma si potenzia, per tutti e tutte voi.
Non appena la sala sarà agibile, ve lo faremo sapere.

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