di Mario Malandrone.
Un po' di settimane fa ho lanciato un concorso per canzoni dal titolo "Concorso di musica popolare delle case popolari".
Il concorso prevedeva la scrittura da parte dei cittadini di canzoni di protesta sulla vicenda dell'ATC di Asti e sollecitava anche l'ex direttore a cantare in prossimità della sua esibizione di venerdì mattina nel palazzo di Via Govone.
Cosi' mi sono informato un po' in giro per sapere quanto costasse il biglietto per assistere all'atteso concerto, direi atto di una vicenda drammatica: la scomparsa di milioni di euro destinate alle fasce più deboli ...
L'informazione che ho ricevuto è che tentare di assistere al concerto (costituirsi parte civile) costava una cinquantina di euro in marche da bollo.
Mi sono detto che ne valeva la pena e che tutti i cittadini avrebbero dovuto investire quella somma (il costo di un biglietto di un buon concerto) per poter capire cosa è davvero successo alle risorse per chi ha bisogno di una casa, risorse pagate con le nostre tasse.
Per chi come me per anni - dal 2001 al 2013 - ha fatto ore di volontariato con i senza casa, ha rischiato più volte di persona per sistemare chi il diritto alla casa non lo aveva, sembra ovvio che almeno un posto in piccionaia ci possa essere.
Scopro che però non è proprio cosi', che non tutti quelli che chiederanno di assistere e richiedere verità saranno ammessi ad assistere e a partecipare.
Scopro poi che il concerto sarà breve (patteggiamento) e non ripetibile e così ci rimango davvero male.
E mi chiedo come sia possibile che una Procura che apre celermente fascicoli su chi riusa edifici vuoti per non far dormire per strada le persone, permetta di chiudere così velocemente una vicenda così grave.
Anche sul repertorio che andrà ad eseguire si sa poco; i giornali annunciano la data del concerto, il posto e gli spettatori.
Tra gli spettatori (spero anche attori), c'è il Comune di Asti, l'ex assessore Verrua, l'ATC, alcuni inquilini, la CGIL, altri enti, i miei ex compagni del Coordinamento Asti Est. Si sanno anche gli accompagnatori (i legali ) di tali spettatori.
Il contenuto del concerto del Dr Santoro non si conosce, c'è chi dice che tenterà una esibizione breve, non si conoscono nemmeno i musicisti con cui si è esibito o ha provato il concerto negli anni passati e durante la permanenza a Bra, dove era ricoverato dopo essere stato indagato.
Non si sa se in questi mesi di isolamento ha potuto allenare la voce o esibirsi in pubblico.
Non si capisce se si affiderà a chitarristi, bassisti se sarà accompagnato da suonatori di tromba, se c'è un piano.
Non si sa nemmeno il testo delle innumerevoli (milioni) di tristi canzoni scritte, i giornali per la prima volta non ne parlano.
Non si capisce nemmeno se Santoro è un cantautore o se i testi delle canzoni hanno previsto collaborazioni di altri musicisti o compositori.
Gli spettatori che si sono costituiti parte civile, per ora, non hanno rilasciato commenti sui testi delle canzoni che stanno ascoltando e che venerdì ascolteranno dal vivo. Quello che è certo è che, come me, molti di questi spettatori, vorrebbero altri concerti, approfondire i testi, capire come è nata questa storia indecorosa dell'ATC e andare a fondo nella vicenda.
Da loro mi aspetto chiarezza; mi aspetto chiarezza sui mille aspetti della vicenda che ai cittadini non sono note, mi aspetto chiarezza su quella parte della città e della politica che è stata sorda, cieca o connivente con questo furto alla povera gente.
Mi aspetto anche che la Procura renda visibile a tutti questa spiacevole vicenda, mi aspetto non un ultimo spettacolo, ma repliche pubbliche che servano a farci capire questa storia incresciosa.