Sabato 4 e domenica 5 ottobre Asti ospiterà una due giorni preparatoria alla Marcia Perugia-Assisi, con molti appuntamenti in cui si declineranno i temi più stringenti legati alla Pace e alla Nonviolenza e comprenderà anche una Marcia per la Pace all'interno della città. L'iniziativa è proposta dalle associazioni che compongono il Tavolo della Pace Astigiano, dal Comune di Asti, da Camminare Lentamente e Libera, che hanno preparato e diffuso questo appello: vi aspettiamo tutti per celebrare questo momento collettivo ...
(Il programma dell'iniziativa è visibile qui).
Cento anni fa scoppiava in Europa la prima guerra mondiale, lasciando sul campo più di 10 milioni di morti e 20 milioni di feriti, mutilati, invalidi. Le centinaia di guerre che sono venute dopo hanno causato più di duecento milioni di morti, senza contare i cosiddetti “danni collaterali” (milioni e milioni di donne uomini e bambini uccisi o dilaniati dalla fame e dalle malattie conseguenza delle stesse guerre) e l’immensa quantità di beni e risorse che sono stati distrutti e sottratti allo sviluppo dell’intera umanità.
A cento anni da quella terribile tragedia la pace è ancora in pericolo. Troppe persone precipitano nella povertà e nella disperazione. Succede ogni giorno in Italia, in Europa ed in tante parti del mondo. Troppe ingiustizie si sommano a troppe disuguaglianze. Troppi problemi attendono inutilmente di essere risolti. Troppa violenza dilaga senza limiti nè confini. Troppi soldi continuano a riempire il mondo di armi. Troppe armi alimentano nuove guerre. Troppi egoismi, interessi e complicità impediscono che le cose cambino.
Di fronte alle ipocrisie ed alla debolezza della politica, all’inazione ed alle complicità di coloro che avrebbero la responsabilità di agire, davanti alla profonda crisi delle istituzioni e della democrazia a cui ci siamo sempre appellati, dobbiamo sentirci tutti più coinvolti e corresponsabili.
Per questo, Noi Cittadini di Asti
vogliamo far nostro l’appello del comitato promotore della Marcia Perugia - Assisi, dando vita a questa Marcia per la Pace nella nostra Città.
E’ questa la prima cosa concreta che possiamo fare coralmente contro la Terza Guerra Mondiale in corso. Papa Francesco non poteva scegliere un’espressione più efficace per descrivere lo stato del mondo in cui viviamo. Dall’Ucraina alla Somalia, dall’Iraq al Sud Sudan, dal Califfato Islamico (ISIS) al Califfato del Nord della Nigeria (Boko Haram), dalla Siria al Centrafrica, dalla Libia al Mali, dall’Afghanistan al Sudan, fino all’interminabile conflitto Israele-Palestina.
Ed ora che nessuno può più sminuire la tragica realtà delle cose, dobbiamo fare i conti con le nostre responsabilità.
L’Italia attualmente destina l’ 1,2 % del proprio bilancio alla Difesa: ma dopo l’ultimo vertice della NATO in Galles un mese fa, il nostro governo ha aderito alla coalizione dei dieci paesi pronti a battersi contro l’ISIS, offrendo per di più armi ai Curdi. Si è impegnato a mantenere forze militari in Afghanistan e a far parte dei “donatori” che forniranno a Kabul 4 miliardi di dollari. Durante il vertice NATO tutti i paesi sono stati sollecitati ad investire di più nella Difesa, destinando come minimo il 2 % del PIL.
Questo significa 100 milioni di euro al giorno! Una follia, unita all’altra follia dell’acquisto degli aerei F-35 (che ci costeranno 15 miliardi di euro), considerando che non abbiamo soldi da investire nella scuola, nella sanità, nel terzo settore, nella cultura, nella ricerca.
E’ ora che ciascuno di noi si metta in gioco perchè nessuno sarà in grado di proteggerci se, noi per primi, non sapremo costruire una politica davvero nuova: una politica di Pace.
E quello di marciare, di protestare, di proporre, di suggerire, di accettare o rifiutare non sono solo nostri diritti: sono nostre precise responsabilità.
Un proverbio indiano dice: “Questa terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri, ci è stata data in prestito dai nostri figli e un giorno dovremo restituirgliela!”.
Beh, io vorrei restituire questo mondo a mio figlio ...un po’ migliore di come l’ho ricevuto.
Pace a tutti e buona marcia.