Breve storia infantile ai margini della vicenda che riguarda il Sottosegretario di Stato per la Salute, Marcello Gemmato, anche socio di una clinica privata che si promuove come possibile alternativa per qualunque accertamento diagnostico «senza dover attendere i tempi lunghi del sistema sanitario pubblico».
Oggi, quando è suonata la campanella dell'intervallo, la nostra maestra ha tirato fuori da una sporta una bella torta alle mele. «Evviva! Buonissima!» ci siamo subito messi a gridare io e i miei compagni. Ma la maestra ci ha zittiti e ha detto «c'è solo un inconveniente: voi siete in tanti e la torta è piccolina. Dovrete accontentarvi di una fetta sottilissima»...
La nostra gioia si è tramutata in delusione pura, ma poi la maestra ha iniziato a tagliare le fette sottili - o, meglio, sottilissime - e a distribuirle a ognuno. Le abbiamo messe in bocca e sono finite in un attimo.
A quel punto la maestra ha tirato fuori dalla sporta un'altra torta: una bella crostata ai mirtilli.
«Evviva! Buonissima!» abbiamo di nuovo gridato, ma la maestra ci ha zittiti e ha detto «Fermi e in silenzio, questa torta è tutta per me. Al massimo, se proprio qualcuno di voi ne volesse una fetta potrà averla in cambio di 2 euro».
Effettivamente le sue parole ci hanno ammutoliti; poi qualche mio compagno ha iniziato a mettere le mani in tasca e ha tirato fuori una monetina da 2 euro, ricevendo in cambio una fetta di torta dalla maestra. Io in tasca non avevo soldini e come me molti altri: siamo rimasti in silenzio, sì, ma con la bava alla bocca mentre quelli si gustavano la crostata.
A casa ho raccontato a Mamma e Papà cosa era successo a scuola la mattina, ma loro non hanno detto nulla: i grandi, a volte, sono proprio strani.
Il giorno dopo, l'ora dell'intervallo è scattata e si è ripetuta la medesima situazione. Solo che dopo qualche minuto la porta si è spalancata all'improvviso e sono entrati Mamma e Papà assieme al Preside. La maestra li ha salutati e poi ha iniziato ad offrire a tutti i bambini una bella fetta di crostata ai mirtilli, senza chiedere il soldino. A me piace la crostata ai mirtilli, più della torta alle mele.
Però non ho capito come mai il giorno prima la torta fosse solo per chi aveva il soldino e non per tutti.
Avrei voluto chiederlo alla maestra, solo che da quel giorno non l'abbiamo più vista e ora abbiamo una maestra nuova che tutti i giorni divide le torte in parti uguali e si arrabbia se qualcuno fa il furbo e cerca di prendere una fetta in più.
Se devo essere sincero, la sua torta di mele è decisamente migliore di quella della maestra precedente. Anzi, è decisamente migliore anche della torta ai mirtilli...
Alessandro Mortarino