Nell'ultima newsletter di Altritasti che precede le festività natalizie è nostra abitudine (solo nostra?) dedicare un abbraccio virtuale a tutta la comunità che ci segue, ci supporta, ci sopporta. Quest'anno ne sentiamo particolarmente il bisogno, ma il quadro sociale che ci circonda è decisamente tetro e non è facile lasciarsi andare a mielosi - seppur sentiti - buoni proponimenti: fuori le fiamme della ragione non danno tregua. E quindi l'augurio rilassante lo vogliamo trasformare (e dedicare) utilizzando un messaggio di coraggio "attivo". Queda Prohibido. E' proibito...
Una poesia scritta nel 1980 dal poeta spagnolo Alfredo Cuervo Barrero (e non da Pablo Neruda, come spesso si racconta), che sprigiona una fortissima carica emotiva. Uno stimolo ad amare la vita nella sua pura essenza: quella dei giorni, delle ore, degli attimi da vivere. Sempre. E sempre.
È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
È proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.