di Gabriella Sanlorenzo.
In questi tempi cupi i miei piccoli pensieri si comprimono, si restringono, si appallottolano fino a diventare un globo nero che sono costretta a deglutire quando leggo le notizie, quando vedo le ormai quotidiane immagini strazianti di guerra.
Questi piccoli pensieri restano lì, dentro da qualche parte, inconsapevolmente, e poi, di tanto in tanto, il globo nero mi ritorna su, insieme al suo sapore amaro, l'amaro della guerra, della sofferenza...
Non ci sono stati lunghi periodi senza guerre in tutto il mondo, anzi.. ma nella nostra “cara Europa” i conflitti erano stati allontanati da tempo, mentre ora stiamo assistendo a stragi belliche a poca distanza da noi, tragiche, con bombardamenti spietati, un numero impressionante di civili uccisi, nessun rispetto delle regole internazionali, e il tutto documentato abbondantemente.
Gli organismi preposti alla sicurezza lanciano moniti severi e duri, ma nessuno di quelli che dovrebbero ascoltarli e metterli in pratica li raccoglie e quindi davanti a questa realtà così dura, i miei piccoli pensieri diventano un nulla.
Però, a guardare bene, anche in questi tempi cupi, qualche cosa di bello c'è.
Tutti i giorni, andando a lavorare, incontro sulla mia strada due ragazzine, adolescenti. Una chiara, bionda, l'altra di pelle scura, con fantastici capelli ricci raccolti in treccioline colorate con fili di lana.
Ridono, scherzano, fumano a volte una sigaretta clandestina, ed ecco io penso che sarebbe bello che tutte le persone potessero parlare, ridere, scherzare così come fanno loro, anche se apparentemente sono 'diverse', e forse credono a un Dio diverso (ma qual è il Dio diverso da un altro Dio? Io non l'ho ancora capito).
E quindi vedendo loro due, sorrido anch'io, e penso che qualcosa di bello c'è sempre, anche se in certi periodi è veramente difficile crederci.
