Ferie finite: ripartiamo da Asti, provincia di Cuneo ...

Imagedi Alessandro Mortarino.

Come prevedevamo, il nostro mese di chiusura feriale non ha coinciso con una fase "sonnacchiosa" della politica, dell'economia, dello sviluppo sociale. Ad Agosto è accaduto davvero di tutto: soppressione della provincia di Asti, soppressione (poi rientrata, a meno di ulteriori novità) dei 76 suoi Comuni (sui 118 in totale) con meno di 1.000 abitanti, manovra economica del Governo centrale che toglie ai poveri per rilanciare i ricchi e "azzanna" quel poco di bene comune che ancora ci resta, grandi speculazioni finanziarie internazionali all'attacco delle Borse e delle nazioni europee più deboli, Italia in primis. Vi basta ? ...

Sì, è certamente sufficiente. Anche se potremmo aggiungere altro.

Ora verrebbe quasi da dire: il prossimo anno niente ferie, allora ! Ma, ovviamente, il punto non è questo, non sono le nostre ferie. Il punto è che siamo sempre più vicini al capolinea di un sistema (o modello) di società, basato sui consumi. Ora che i consumi si sono contratti, che il potere d'acquisto delle famiglie si è assottigliato e che le risorse primarie diventano sempre più scarse, il sistema (o modello) sta esaurendo il suo ciclo virtuoso: è ora di cambiare.

E il cambiamento fa paura.

Perchè ciò che ci è noto crediamo di poterlo domare, ciò che non conosciamo ci spaventa.

I "poteri" (politici ed economici) sono in assoluta pole position nel mostrare le loro paure e le loro ricette anti-crisi perdurano, nella drammatica realtà del contingente, a ripercorrere il noto. Il cambiamento senza cambiamento.

Piccoli correttivi al meccanismo, ma è la macchina che non va più.

Questo è il punto.

Personalmente ritengo che il nostro futuro possa tranquillamente essere roseo anche senza un Comune o una Provincia, strutture non naturali e frutto del rigore degli uomini. Senza l'acqua o l'aria, senza la terra o il fuoco (calore), il nostro futuro può essere solo catastrofico.

Dunque non mi appassiono al gioco della difesa di un micro municipio e godrei (spero che il termine sia chiaro) a vedere tanto attivismo applicato - invece - alla difesa di quei Beni Comuni che, al contrario, in molti (troppi ...) vogliono continuare a trasformare da diritti a semplici bisogni.

Di questo vorrei che ci (pre)occupassimo. Magari anche in questa già avviata campagna elettorale che donerà, il prossimo anno, un nuovo Sindaco ai cittadini di Asti.

Asti, provincia di Cuneo. O di Alessandria. O di Torino.

Ma chi se ne frega ...

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