di Padre Alex Zanotelli, con l’appoggio della commissione di GPIC della CIMI.
La decisione della Commissione Europea di autorizzare la coltivazione della patata transgenica Amflosa, continua a suscitare le reazioni più svariate. Sono molte le perplessità espresse da più parti, soprattutto riguardo ai rischi per la salute umana e all’ “effetto domino” che la decisione dalla UE potrebbe innescare, con conseguenze negative sull’agricoltura tradizionale e biologica in Europa ...
”Tra le diverse prese di posizione - afferma l’Osservatore Romano - i media hanno creduto di leggere anche un ipotetico pronunciamento favorevole da parte del Vaticano, che non c’è stato”.
La nota del giornale del Vaticano si riferiva alle affermazioni sugli OGM fatte in quei giorni da mons. Sanchez Sarondo, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, in un seminario sull’argomento che si teneva a Cuba.
L’Osservatore Romano se la prende, a ragione, con coloro che “confondono ancora una volta i commenti e i punti di vista di singoli ecclesiastici con dichiarazioni “ufficiali” attribuibili alla Santa Sede o alla Chiesa”.
Purtroppo mons. Sarondo non è nuovo a queste affermazioni. Infatti fu lui a convocare un convegno a Roma (15-19 maggio 2009), con il beneplacito delle multinazionali del bio-tech, presieduto dal prof. Ingo Potrykus (università di Eht-Zurigo), il padre del golden rice, il riso arricchito di beta carotene e vitamina A. Secondo gli scienziati di Syngenta, la multinazionale svizzera, il golden rice potrebbe far impallidire il mito della moltiplicazione di pani e pesci. E’ questa infatti la ragione fondamentale in favore degli OGM che risolverebbe il problema della fame.
Nulla di più falso !
Infatti è lo stesso Osservatore Romano ad affermare: ”E non è un caso che proprio nel 2009 - anno in cui nei paesi in via di sviluppo le coltivazioni OGM sono cresciute del 13% (contro una media mondiale del 7%), raggiungendo quasi la metà dell’intera superficie del pianeta coltivata con piante transgeniche - gli affamati nel mondo abbiano superato per la prima volta quota un miliardo”.
Questa nota dell’Osservatore Romano non è firmata, ma potremmo scorgervi la mano del nuovo presidente di Giustizia e Pace del Vaticano, il cardinale Peter Turkson, in carica da pochi mesi.
Turkson è stato una delle figure più significative del II° Sinodo Africano, che si è tenuto a Roma dal 5 al 25 ottobre 2009. Lo strumento di lavoro del Sinodo Africano, la Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace, che lo stesso Papa Benedetto XVI, nel suo primo viaggio in Africa, ha consegnato ai vescovi a Yaoundé (Camerun) e a Luanda (Angola), è categorico sulla questione degli OGM: ”La campagna di semina di organismi geneticamente modificati, che pretende di assicurare la sicurezza alimentare, non deve far ignorare i veri problemi degli agricoltori africani: la mancanza di terre arabili, di acqua ed energia … Questa tecnica (OGM) rischia di rovinare i piccoli agricoltori e di sopprimere le loro semine tradizionali, rendendoli dipendenti dalle società produttrici di OGM”.
E’ questa la prima vera presa di posizione del Vaticano sugli OGM.
I vescovi africani durante il loro Sinodo, hanno capito molto bene a cosa servono gli OGM: a rendere i contadini d’Africa sempre più dipendenti dalle grandi multinazionali come la Monsanto e quindi sempre più affamati.
E’ a questa stessa conclusione di condanna a cui arriva uno dei nostri migliori studiosi sull’argomento, il sacerdote Marco Belleri di Siena, nel suo notevole studio Tradimento del Sogno di Dio: ”Gli OGM sono quanto di più lontano ci possa essere dal disegno di Dio - egli afferma - quindi moralmente inammissibili”.