L'indagine, condotta su un campione di mill e casi, conferma che c'è più fiducia nel futuro e voglia di tornare a spendere con meno preoccupazione (preoccupato si dice il 53% degli italiani rispetto al 67% all'indagine 2008). Il consumatore è attento al prezzo ma allo stesso tempo è stanco di rincorrere sconti, promozioni e saldi: torna a chiedere alle aziende qualità e innovazione.
Il portafoglio, rileva dunque la ricerca, diventa uno strumento per esprimere consenso verso le aziende guidate dall'etica e prediligere le marche rispettose dell'ambiente (63% contro il 58% del 2008).
Nelle decisioni di acquisto e consumo aumenta il peso del territorio e della difesa dell'ambiente: dice no agli OGM il 75,6% degli intervistati e dice sì ai prodotti che non implicano un rapporto "predatorio" con la terra il 92,4% ed è in aumento il consumo di prodotti biologici (+10% rispetto al 2008).