Dal Gennaio 2009, per legge, è stata alzata la soglia di tolleranza di OGM nei prodotti alimentari dallo 0,1% allo 0,9%.
Non è possibile fermare gli OGM portando come soluzioni le stesse promosse da chi le sta diffondendo: etichettatura dei prodotti, coesistenza, metodi precauzionali, soglie di tolleranza non possono essere considerate tra le possibilità da percorrere; l'inquinamento genetico già in atto non permette scelte di compromesso, peraltro fittizie e funzionali.
E' fondamentale sviluppare un'opposizione alle biotecnologie senza separarle dal contesto che le ha rese necessarie, con la consapevolezza che se non sarà l'intero sistema economico-sociale ad essere messo in discussione, si potranno solo continuare a generare altre dinamiche di prevaricazione e sfruttamento
In tutto il mondo è attiva una forte resistenza contro le biotecnologie: dall'Africa (che ha rifiutato la carità-sperimentale di sementi GM), ai contadini in India che non cedono alle pressioni delle multinazionali e continuano a preservare le loro sementi originarie.
Di recente - e per la seconda volta - in Svizzera militanti anonimi hanno attuato un metodo precauzionale alternativo: rendere inutilizzabile l'unica sperimentazione in campo aperto danneggiando le piante e, quindi, la ricerca.
L'EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, istituita nel 2002 su forte pressione del governo italiano, è l'organismo europeo riconosciuto a livello internazionale a cui la Commissione Europea fa riferimento in materia di”valutazione dei rischi per la sicurezza di alimenti e mangimi, salute degli animali, nutrizione, protezione e salute delle piante.”
Sulla falsa riga dell'FDA americana ( Food End Drugs Administration ), l'EFSA è chiamata a “garantire la sicurezza” di ogni nocività immessa sul mercato.
Come anello di congiunzione tra le multinazionali, i produttori di nocività e la Commissione Europea, ciò che intende garantire è la sopravvivenza di un sistema sempre più in agonia che promuove la nuova rivoluzione bio-nano tecnologica per non dover affrontare i disastri ambientali e sociali che stanno alla base dello sviluppo tecno-industriale.
Il ruolo dell'EFSA non è solo quello di redigere relazioni scientifiche; ancor più significativa la sua funzione sociale di mantenere l'inquietudine diffusa nella percezione generale in tema di nocività, questo con lo scopo di gestirla e di rendere permanente una domanda di protezione.
Intervenire oggi sull' Efsa non significa canalizzare in quest' unica direzione le prospettive di lotta, ma rappresenta l'inizio di un percorso per la creazione di un contesto forte di opposizione che comprenda e contrasti il dominio alla base dello sviluppo tecnologico, l'anello di una catena che va spezzata fin dalla prima maglia.
Per questi motivi, Sabato 31 Ottobre a Parma si è manifestato con un colorato corteo per ri-discutere la funzione dell’Efsa in quanto organo europeo e, dunque, di tutti noi …