A cura di Aiab, Associazione Italiana per l'Agricoltura biologica.
Che il bio avesse preso piede nelle mense scolastiche di molte città italiane è ormai una bella certezza ma, oggi siamo arrivati ad una vera e propria svolta: il pesce biologico potrebbe ben presto entrare a far parte del menù di molte scuole primarie. Grazie ad un interessante progetto sviluppato e condotto dal Cnr, denominato Sanpei (SANo come un PEsce biologico Italiano); un'iniziativa che ha portato a risultati davvero positivi e che fa ben sperare in una più ampia “divulgazione” in tutte le mense scolastiche, del pesce bio nostrano, alimento importantissimo per una corretta alimentazione dei bambini in fase di crescita ...
Elena Pagliarino, ricercatrice dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo del Cnr e responsabile del progetto, spiega: “con una buona gestione degli impianti e una corretta formulazione dei mangimi, il pesce di acquacoltura rappresenta una valida fonte di elementi nutrizionali essenziali per una dieta corretta", la ricercatrice continua “confrontando le orate di allevamento presentano livelli di acidi grassi omega-3 ben otto volte superiori a quelli delle spigole di allevamento e 2,5 volte superiori alle spigole di cattura, mentre nelle spigole di allevamento i livelli sono più bassi rispetto alle spigole selvatiche. Questi dati rilevano che l'orata allevata è la specie ittica che offre il maggior apporto di omega-3”.
Da un punto di vista economico, invece, i costi del pesce biologico sono più marginali di quanto si pensi “un euro in più per ogni chilogrammo di pesce incide sul costo pasto per lo 0,6%", afferma Pagliarino.
Ora l'ultimo passo per poter diffondere questa iniziativa in tutte le scuole dello stivale è una mirata attività dedicata, che consenta di modificare le scelte alimentari dei bambini, “i bambini coinvolti nel progetto educativo mangiano progressivamente sempre un po' di più della loro porzione di pesce e alla fine dell'anno scolastico gli scarti sono del 7%, contro uno scarto medio del 40% circa degli altri bambini", conclude Pagliarino.