Associazioni e Movimenti chiedono rettifica alla Regione Piemonte per evitare sia impedito il diritto d’espressione.
Un folto novero di Organizzazioni civiche piemontesi ha inviato oggi un messaggio congiunto alla Regione per richiedere un urgente intervento correttivo al documento che lo stesso Ente ha sottoposto all’attenzione di tutta la cittadinanza all’interno del processo partecipativo che intende disciplinare le attività estrattive in materia di cave.
Trattandosi di un intervento tecnico, le Organizzazioni ritengono che alcune preliminari affermazioni contenute nel documento rischino di invalidare qualunque analisi e proposta alternativa da parte dei soggetti per altro invitati a suggerire modifiche e miglioramenti alla bozza di Piano presentata, suonando come una sorta di delegittimazione e pregiudizio nei confronti di chi dovesse esprimere visioni differenti, che per le tematiche cui si riferisce e il contesto ambientale dei nostri giorni appare di particolare delicatezza e dovrebbe invece indurre a un sereno percorso di partecipazione civica, il più esteso possibile...