di Alessandro Mortarino.
Dato che occorre essere attrattivi per il turismo, spariamola grossa.
L'impianto dovrà avere almeno le stesse dimensioni dello skydrome casalese e lo vogliamo alimentato da acque di mare (la BP si è già resa disponibile a farci pervenire gratuitamente la materia prima attinta dal golfo del Messico, opportunamente depurata).
Occorreranno turbine e grossi generatori, dunque parecchia energia che potremo ottenere espiantando qualche ettaro di vigneti di barbera (così in crisi di mercato, attualmente) e sostituendolo con campi fotovoltaici di nuova generazione. Oppure con una centralina nucleare direttamente in loco, certi che il neo presidente Cota ne sarà entusiasta.
Il movimento meccanico genererà onde simil-oceano, alte fino a 28 metri: a Biarritz impallidiranno all'istante.
Con un nuovo aereoporto sarà possibile far atterrare frotte di turisti in bermudini e tavole multicolori e qualche nuovo iper hotel li attenderà fremente.
Nel tempo libero, i turisti potranno sollazzarsi nel finto borgo monferrino dell'Agrivillage in Val Rilate.
O ciondolare per uno dei nuovi 7/8 centri commerciali che nasceranno a breve attorno al capoluogo, dal Torrazzo in su.
Enolandia troverà, finalmente, il suo concreto materializzarsi. E il PIL deboluccio della nostra provincia tornerà ad impennarsi.
Facilissimo ...
E non diteci più che siamo ambientalisti del "non fare": queste sono idee vincenti, anche gli "Archistar" resteranno sbigottiti !
P.S.: giudicate voi se questa è una proposta strategica o l'amara constatazione di vivere in un mondo "alla rovescia". Se siamo indignati o passivi, ironici o serissimi ...