di Aldo Capra.
Approvano campi fotovoltaici in aperta campagna, esaltano tangenziali sud/ovest e nord/est, fanno costruire capannoni ogni dove, e poi inceneritori, centrali nucleari, alta velocità e chi più ne ha più ne metta.
Chi sono ? Che cosa li muove, quale idea di vita (o di morte) ?
Già li sento invocare il progresso e rinfacciare:anche tu usi la macchina, la luce elettrica, il riscaldamento e l’aria condizionata …, chi è disposto a rinunciare …
Ma stento a credere, il nostro livello di vita potrebbe tranquillamente consentire una pausa di riflessione e operazioni di riequilibrio nei rapporti uomo-ambiente-natura senza sofferenze per nessuno, anzi generando sviluppo: si pensi a quanto lavoro si può fare sui corsi d’acqua, nei boschi, nel recupero del patrimonio edilizio degradato.
Gli affari, il business; eppure di soldi ne hanno già tanti, molti sono anziani, che se ne faranno poi …
Non capisco e mi fanno paura.
Come fanno a non vedere la bellezza di una vallata agricola intatta e piazzarci migliaia di metri quadrati di pannelli neri ? Una bella siepe tutt’intorno, che problema c’è ?
Come fanno a non capire che la cura del territorio alla lunga potrebbe portare molti più profitti dell’affare odierno ?
Come fanno a non curarsi dei danni che tangenziali e capannoni fanno alla terra ?
Come fanno a non avere rispetto per la terra, in queste campagne di famiglie contadine, calpestando cultura, valori e sentimenti antichi.
Diversità di opinioni, libera iniziativa, nessuno ha la verità in tasca; va tutto bene, ma non basta il semplice confronto tra favorevoli e contrari se non si applica rigorosamente un pregiudiziale criterio di precauzione a tutela delle generazioni future.
Forse così non si sarebbe fatto il viadotto ferroviario sulla Asti-Castagnole e forse la Eternit di Casale non avrebbe mai aperto: qualcuno non sarebbe d’accordo ?
