Le promesse non mantenute del Sindaco Galvagno

ImageCon grande stupore ed amarezza, i cittadini di Asti scoprono che la proposta di bilancio previsionale 2010 del Comune di Asti contempla i ricavi derivanti dall’alienazione (cioè dalla vendita) di quelle aree pubbliche già previste dalla ormai famosa “Variante 19”. Eppure, solo poche settimane or sono, su tutti i giorni locali, il Sindaco Galvagno aveva puntualizzato il fatto che la “sollevazione popolare” manifestata lo scorso anno dai cittadini di quelle stesse zone, aveva portato l’amministrazione comunale a riconsiderarne la destinazione, giungendo al depennamento di gran parte di esse ...

Pareva una vittoria del buon senso e del giusto ascolto di bisogni e diritti civici.
Invece, a pochi giorni di distanza, i documenti che “contano” tornano a declinare una sola voce: il bilancio è in rosso, occorre (s)vendere i gioielli (piccoli o grandi, non importa: la Patria chiama …) !

Da Lunedì sera 19 Aprile, in Consiglio comunale, si è aperta la discussione per l’approvazione di un piano d’esercizio finanziario che stride con le volontà dei cittadini: anziché lasciare aree pubbliche di prossimità nei quartieri, si preferisce “far cassa” e disporre, così, di risorse da dedicare (a puro titolo d’esempio, sfogliando tra gli investimenti preventivati) al rifacimento delle pavimentazioni in porfido (400.000 euro per l’anno 2010) oppure al pagamento dei consulenti che dovranno occuparsi del piano di alienazione delle stesse aree (30.000 euro per il 2010) !

Da Lunedì sera 19 Aprile, i cittadini di Asti seguono dal vivo, in Municipio, lo svolgimento di un dibattito, che tocca da vicino non solo il portafoglio ma l’intimità “sociale” di ognuno.

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