Comunicato di Legambiente, Circolo Gaia di Asti.
Purtroppo è successo anche ad Asti ciò che sta accadendo in tutta la Pianura Padana; anzi: peggio, perchè la centralina di Via Salvo D'acquisto ha accusato un guasto durato venti giorni nel mese di Gennaio pertanto mancano i dati relativi.
Al 16 Febbraio i dati confermano, comunque, ben 37 superamenti dei livelli consentiti per legge in un anno; 16 sono i giorni che è stato registrato il raddoppio dei 50 microgrammi per metro cubo consentiti.
La situazione è veramente grave: non può essere sufficiente il fermo del traffico decretato Domenica 28 Febbraio, ma si rendono necessari provvedimenti strutturali, ad esempio ampie zone a traffico limitato permanenti, piste ciclabili protette, incremento delle zone pedonali, incremento dei giardini e delle alberature in grado di assorbire gli inquinanti.
Attenzione particolare va riservata ai sistemi per il riscaldamento: le caldaie che usano ancora gli oli pesanti vanno sostituite con caldaie a condensazione e ad alta efficienza.
Occorre poi applicare le leggi sulla coibentazione degli edifici. Le sanzioni della comunità europea sono imminenti, chi le pagherà ?
I cittadini pagano già con la salute, le sanzioni le paghino gli amministratori che in tre anni non hanno saputo provvedere.
Sono almeno 15 anni che chiediamo alle varie amministrazioni astigiane di provvedere per ridurre l'inquinamento in città ma, per non scontentare gli automobilisti, esse hanno fatto scelte incomplete, le zone "30" non servono a ridurre l'inquinamento da traffico ma anzi in alcuni casi ad incrementarlo.