Stop al consumo di territorio e cemento zero sono state le parole chiave ed i concetti che hanno ispirato le conclusioni del Consiglio Municipale straordinario del VI° Municipio ove a maggioranza assoluta si è votato per la tutela del territorio e in particolare del Comprensorio Ad Duas Lauros.
Il VI° Municipio è una delle zone più popolose della capitale d'Italia: nonostante un costante calo demografico, attualmente conta circa 135 mila abitanti ...
Dopo mesi di incontri, riunioni di comitati (in primis l'Osservatorio Casilino http:/www.osservatoriocasilino.it), mobilitazioni di cittadini e di associazioni (tra le quali un grande apporto va riconosciuto a Legambiente e al Circolo Città Futura http://www.legambientelazio.it/121709somaini.html) ed incontri con le istituzioni locali, lo scorso 17 Febbraio è stato convocato un Consiglio Municipale "straordinario" presso il Casale Garibaldi, nel quartiere Villa De Sanctis.
La mobilitazione ha preso il via a seguito del promemoria "Ghera - Corsini" della giunta del Comune di Roma che ha previsto l'innalzamento dell'indice di edificazione da 0.50 a 1.3 nel Municipio più densamente popolato di Roma, nel quale le stime (per alcuni ottimistiche) sono di 3,6 mq di verde per abitante contro i 9,6 mq prescritti dalla legge e dai regolamenti urbanistici, territorio in cui hanno sede beni archeologici (dal Complesso di VIlla Gordiani, al Mausoleo di Sant'Elena, alle catacombe di San Marcellino), paesaggistici e naturalistici (ivi compreso l'agro romano) raccolto sotto il nome "ad duas lauros".
A fronte di una posizione sostanzialmente contraria della maggioranza di politici e cittadini dell'innalzamento dell'indice a 1.3 (corrispondente a circa 1800 appartamenti e a 900 mila mq di cemento), bisogna anche registrare che da tempo molti richiedono che venga anche rivisto al ribasso lo stesso indice di edificazione dello 0,5, ritenuto eccessivo visto l'incremento abitativo e stante la situazione decisamente peggiorata dal punto di vista del traffico, della qualità della vita e della carenza di servizi in periferia.
Con la mozione del 17 Febbraio, votata a grande maggioranza (buona parte dell'opposizione ha lasciato l'aula prima del voto), e denominata Fabio Piattoni - Gianluca Santilli - Sandro Santilli (rispettivamente Capogruppo Gruppo Misto, Capo Gruppo PD e Capogruppo Sinistra Arcobaleno ora Sinistra Ecologia e Libertà) dall'integrazione delle due mozioni presentate dai primi due e dal terzo, il VI° Municipio ha espresso parere "contrario all’innalzamento dell’indice da 0,50 a 1.3 pari a non meno di 900 mila metri cubi di cemento", richiedendo "che venga rivisto l’indice di 0.50 per l’adeguamento del Municipio agli standard urbanistici e a tal fine a rivedere anche i 250 mila metri cubi di cemento decisi col Piano Particolareggiato Prenestino – Casilino precedentemente adottato dal Consiglio Comunale, da ritenersi incompatibili con le attuali esigenze di vita, salute e qualità dei cittadini del VI° Municipio".
E' stato anche specificato che "la gran parte del Municipio è, inoltre, classificata quale periferia consolidata, dove bisogna fare non nuovi metri ma piuttosto recupero, sostituzione edilizia, demolizione e ricostruzione e non certo milioni di metri cubi in più".
La mozione impegna inoltre "il Presidente e la Giunta a garantire in ogni sede la salvaguardia dei 143 ettari del Comprensorio, alla valorizzazione dei beni storici, archeologici e naturalistici in esso contenuti".
Il Consiglio si è impegnato "ad invitare la Regione Lazio nonché la Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici del Comune di Roma che hanno competenza nel Piano Particolareggiato ad un confronto ai fini dell’apposizione di vincoli storici, archeologici, paesaggistici; a rivolgersi direttamente al Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, il quale si è dimostrato particolarmente sensibile ai temi della tutela dell'Agro Romano apponendo un vincolo di salvaguardia ai 5.400 ettari di campagna romana a rischio di cementificazione facendo proprio il punto "che non si può, e non si deve, edificare cancellando parti veramente significative di quel nostro paesaggio che fa parte integrante dei beni culturali che lo Stato deve tutelare secondo un obbligo costituzionale"."
Come gesto simbolico della propria volontà di salvaguardare il Comprensorio Casilino Prenestino Ad Duas Lauros, il Consiglio del VI° Municipio ha poi diffidato il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e gli assessori Corsini e Ghera dall'apporre qualsiasi variante al Piano Particolareggiato del Comprensorio Casilino senza il coinvolgimento del Municipio Sesto nonché della cittadinanza, ricordando come il processo partecipativo rientri nel Regolamento Comunale n. 57 del 2006 sulla partecipazione alle scelte di trasformazione urbana.
Molto soddisfatti i cittadini presenti i quali, durante il dibattito, hanno "caldamente" partecipato con interventi e dimostrando la loro resistenza ad ogni ipotesi che andasse in senso contrario alla difesa del territorio.
Ora si è tutti in attesa della risposta del Comune di Roma.