Gli ambientalisti astigiani ricevuti in Regione Piemonte

ImageLo scorso Giovedì 2 luglio si è tenuta, come richiesto dai gruppi ambientalisti astigiani,  l’audizione presso la V Commissione consiliare regionale sulla tematica dei rifiuti astigiani.
Sono intervenuti, a nome dei firmatari della richiesta, Marina Ferrari (Ecodem Asti) e Gianni Dapavo (Circolo Gaia di Legambiente). I nostri rappresentanti hanno ribadito le perplessità espresse nella lettera inviata alla commissione circa il protocollo d’intesa approvato dalle giunte provinciali di Asti ed Alessandria e dal Consiglio di Amministrazione del CBRA per la soluzione dell’’emergenza rifiuti nell’astigiano. Inoltre hanno depositato presso la commissione una nuova richiesta in cui si ribadisce la necessità di organizzare un’audizione pubblica in Asti, per consentire una discussione ampia e trasparente sulla tematica dei rifiuti nell’astigiano ...

Gli intervenuti hanno ribadito che :

- l’astigiano è in EMERGENZA rifiuti; la discarica di Cerro Tanaro doveva essere esaurita da febbraio 2009, mentre si continua a conferire ma non si conosce a quali condizioni;

- le uniche soluzioni all’emergenza ed effettivamente praticabili proposte dagli Enti competenti sono :
              a. l’esportazione dei rifiuti
              b. l’ampliamento della discarica di Cerro Tanaro.

1) Non è stato chiarito quanto costa questa emergenza alla collettività in termini di innalzamento della tariffa rifiuti ed in termini di smantellamento dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti;

2) Non è stato chiarito quanto tempo si prevede di rimanere in questo stato di emergenza prima che le soluzioni proposte a medio e lungo termine possano diventare effettive;

3) Per tali proposte, che sembrano già date per scontate, non sono state prodotte:
              - ANALISI QUANTITATIVE E DI FATTIBILITA’ ECONOMICA
              - ANALISI TERRITORIALI ED AMBIENTALI

I gruppi ambientalisti ritengono che tali proposte non abbiano la concretezza necessaria a garantire il superamento dello stato di emergenza per i seguenti motivi :

- non si inquadrano nella programmazione regionale e provinciale; 

- stabiliscono un presupposto penalizzante per la Provincia di Asti che, pur essendo virtuosa nella riduzione dei rifiuti e nella raccolta differenziata, si accolla l’onere di un impianto sovradimensionato rispetto alle sue esigenze;

- non forniscono garanzie dal piano di vista della sostenibilità economica ed ambientale.

Pertanto chiedono alla Regione di mettere in campo ogni azione necessaria a garantire il rispetto delle normative in materia di programmazione del ciclo dei rifiuti e ad assicurare ai cittadini la sostenibilità economica ed ambientale delle proposte messe in atto.

Inoltre viene ribadito che la provincia di Asti, per la particolarità del territorio e delle produzioni agricole non sembra la più adatta ad ospitare un termovalorizzatore.

Da parte loro i gruppi ambientalisti formulano le seguenti proposte :

1) PROMUOVERE CONCRETAMENTE AZIONI DI RIDUZIONE DEL RIFIUTO PRODOTTO E DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ATTRAVERSO L’APPROVAZIONE E L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI BACINO – VERSO RIFIUTI ZERO

2) PRETENDERE LO STESSO IMPEGNO DA TUTTI DA COLORO CHE CONCLUDONO ACCORDI CON LA NOSTRA PROVINCIA

3) CHIEDERE UNA VERIFICA DEGLI INDIRIZZI REGIONALI, PIU’ VOLTE MESSI IN DISCUSSIONE, E PRETENDERE CHE UN EVENTUALE NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO SIA SUPPORTATO DA DATI TECNICI, ECONOMICI ED AMBIENTALI, A GARANZIA DELLA SALUTE E DEL PORTAFOGLIO DEI CITTADINI

4) PRETENDERE CHE LE DECISIONE SIANO CONDIVISE E PARTECIPATE

5) PRETENDERE CHE LE DECISIONI SIANO ASSUNTE IN FORMA PALESE DAGLI ORGANI COMPETENTI

Dopo l’esposizione degli intervenuti, i consiglieri regionali hanno posto alcune domande; in particolare il Consigliere De Ambrogio ha chiesto informazioni sulle ipotesi di costo dell’operazione, sull’esistenza di contatti con soggetti della provincia di Alessandria, sulle proposte concrete formulate dai gruppi ambientalisti e l’opinione in merito alla recente presa di posizione sul tema da parte della Presidente Bresso.
Gli intervenuti hanno ribadito le difficoltà con cui i cittadini e le associazioni hanno accesso alle informazioni, ai dati ed agli atti degli Enti competenti. In merito ai costi si è già sottolineato che l’operazione non è accompagnata da un piano economico e questo rappresenta una delle perplessità maggiori. Sono stati presi contatti con gruppi ambientalisti alessandrini che hanno espresso la loro solidarietà alla causa artigiana.

Riguardo alle proposte, oltre a quelle già enunciate, vista la complessità del problema e la mancanza di informazione risulta impossibile disegnare degli scenari concreti; la priorità indicata è quella di rispettare le direttive europee sulla riduzione, il recupero e la raccolta differenziata. Sulla scorta di tali direttive i gruppi ambientalisti chiedono che ciascun Ente si adoperi per realizzare una programmazione seria ed ambientalmente sostenibile secondo le proprie competenze.
La presa di  posizione della Presidente Bresso sembrava appunto andare in tale direzione; i gruppi ambientalisti sono disponibili a dialogare sulla base di scenari concreti di programmazione, supportati da dati tecnici, economici ed ambientali.

Il Consigliere Cavallera chiede la posizione di Legambiente riguardo ai termovalorizzatori; viene ribadito che non vi è una pregiudiziale a patto che si rispettino le priorità di intervento dettate dalla normativa europea. L’incenerimento deve essere solo l’ultima istanza, perché è antieconomico e nocivo per la salute. 

Terminate le risposte, la Commissione continua la discussione a porte chiuse; sono presenti anche l’Assessore De Ruggiero e la D.ssa Milone del Settore Rifiuti.
Prima di congedare gli intervenuti, la Presidente della Commissione Barassi si impegna a valutare la richiesta di un’audizione aperta organizzata ad Asti, anche se si dichiara scettica per via della difficoltà di applicare le disposizioni statutarie e regolamentari.
Gli intervenuti chiedono ancora una volta alla commissione di fare uno sforzo in tal senso, proprio per l’importanza e l’urgenza della tematica, ricordando che ci sono stati già altri precedenti.
La Presidente comunica anche che il 16 Luglio ci sarà un’audizione delle 6 province coinvolte nella costituzione dell’ATO 2.

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